Miralem Pjanic, centrocampista bosniaco della Roma, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica in cui ha parlato del futuro, del mercato senza tralasciare il rapporto con Rudi Garcia e una frecciatina ai cugini della Lazio. Ecco le sue dichiarazioni:
SU ROMA-NAPOLI – “E’ una partita importante per la mia storia qui a Roma. Contro di loro ho segnato la mia prima doppietta in Italia, bellissimo! Ora sarà tutto diverso, uno scontro diretto contro un’ottima squadra. Starà a noi cercare di vincere, vogliamo allontanare le concorrenti”.
SULLE PUNIZIONI – “Decide Totti: se se la sente deve calciarle. C’è una lista con chi deve tirare e da dove”.
SUL GIOCO DELLA ROMA – “Spesso in campo si spera di risolvere la partita individualmente più che collettivamente, che era stata la nostra forza. Siamo entrati in una spirale negativa: le abbiamo provate tutte, ma una volta nel tunnel non è facile uscirne. Possiamo dare di più, come squadra, nei sacrifici. Spero che ce ne siamo resi conto”.
SULL’AMBIENTE GIALLOROSSO – “Paghiamo l’altalena di emozioni. Dopo l’anno scorso è venuta meno la fiducia, la piazza si è innervosita. Qui basta poco: appena qualcosa va male tutto diventa una tragedia. E anche quando le cose vanno bene si scrive di altre vicende, come il nuovo stadio, anziché delle vittorie. Sentire sempre negatività intorno non ci aiuta. Qui puoi passare da essere tutto all’essere niente. Il chiacchiericcio mi dà fastidio perché poi la gente ci crede”.
SULLA LAZIO – “Quegli altri non esistono. Appena arrivai la prima cosa che Sabatini mi disse fu: in città tutto gira intorno alla Roma, su dieci persone otto sono romaniste. Voglio arrivare davanti a loro, così l’80% della gente sarà felice. Quando giochi nella Roma diventi davvero tifoso”.
SUL FUTURO E IL RINNOVO DEL CONTRATTO CON LA ROMA – “Sapevo che Barcellona, Psg e Bayern mi cercavano quando rinnovai con la Roma, ma qui iniziavo a stare bene. Quando ami il posto dove sei, il club e i tifosi hai voglia di restare, anche se su di me si diceva di tutto. No, non sono pentito”.
UNA ROMA SENZA GARCIA – “Non riesco a immaginare la Roma senza Garcia. Il mister, con Luis Enrique, è la persona che mi ha insegnato di più. Ha fatto bene alla squadra, ha portato nuova ambizione”.
SU DZEKO – “È vero, mi piacerebbe giocare con Dzeko. E lui mi ha detto che la Serie A gli piace e che segue sempre la Roma. Mi piacerebbe che potesse venire”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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