Al Corriere dello Sport, Lorenzo Insigne ha parlato del periodo difficile che ha affrontato e del suo sempre più vicino rientro in campo: “Ho di nuovo vissuto il clima della partita, sia a Verona che al San Paolo con l’Atalanta: è stata una sensazione piacevolissima, di cui avevo bisogno. Sono stati mesi duri, di sofferenza, di attesa, anche di dolore, non solo fisico. Tanti ringraziamenti vanno allo staff medico, a chi mi è stato vicino, il club ,l’allenatore, i compagni e la mia famiglia e perché no, anche a me stesso. Per chi gioca nel Napoli non c’è mai una fase in cui puoi mollare: adesso si entra nella fase più viva, quella ricca di momenti decisivi. Non ci sarà un appuntamento più semplice degli altri, ma gli ultimi risultati, pur penalizzandoci, non hanno sottratto qualità a questo gruppo fantastico, che sia d’avvertimento per chi ci affronterà. Ora la più importante è la prossima, con la Roma”.
Il Napoli senza Insigne: “Ho visto momenti di gran calcio. La squadra ha avuto difficoltà prevedibili, perché qui si gioca ogni quattro giorni e qualcosa sei costretto a pagare. Ma abbiamo vinto a Doha, contro i campioni d’Italia della passata stagione e, probabilmente, anche di questa stagione. Per il piazzamento Champions c’è il tempo per recuperare. La situazione si è improvvisamente complicata: abbiamo sprecato e siamo stati puniti eccessivamente. Ci rimboccheremo le maniche per recuperare”.
L’infortunio è arrivato nel momento più bello: “E’ arrivato, a detta di tutti, nel mio periodo migliore. Riuscivo a fare con naturalezza quello che mi chiedeva Benitez: correvo e coprivo, attaccavo e tagliavo. Poi il destino ha voluto così, perché mi sono fatto male praticamente da solo, saltando l’uomo per evitare il contrasto. Ed ero nella fase in cui sarebbe arrivato anche il gol”.
Su Gabbiadini: “Manolo eleva la competizione, so bene quale tipo di contributo possa dare. Ho condiviso con lui l’esperienza in Under 21, siamo legati e la concorrenza rappresenterà uno stimolo e non un ostacolo”.
Sul futuro di Benitez: “Il fatto che sia in scadenza non influenzerà il rendimento del Napoli. Posso portare tanti esempi al riguardo. A Pescara Zeman firmò per un solo anno e ci portò in serie A. Con Mazzarri in scadenza siamo arrivati in Champions. Si tratta solo di leggende metropolitane. Rimaniamo in corsa per tre trofei e se proprio devo sceglierne uno mi piacerebbe vincere l’Europa League, con annessa qualificazione in Champions: alzare un trofeo è gioia allo stato puro”.
Sul match contro la Roma: “All’andata forse è stata la partita più spettacolare del Napoli di Benitez. Un’ora e mezzo senza pause, attaccando, mai un rischio, non un errore da parte nostra. Un’esibizione meravigliosa. Penso che sia entrata nell’immaginario collettivo come la gara esemplare”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com