In Germania, di qualsiasi religione si faccia parte, si è obbligati a pagare una tassa. Il commercialista di Luca Toni pare abbia commesso un errore: il primo anno al Bayern Monaco è stato indicato come ateo (quindi esente da queste tasse), nel secondo come cattolico romano. La tassa per lui era di 500.mila euro all’anno. La chiesa tedesca gli ha chiesto quindi 1,5 milioni (per i tre anni in germania) più 200mila di interessi. Il giudice ha proposto un accordo fra Toni (che avrebbe dovuto pagare 500.000 euro) il commercialista di Toni (anche lui 500.000 euro per l’errore) e il Bayern (700mila perchè anche loro devono riempire nel modo giusto le schede relative alle tasse che devono pagare i loro tesserati). La società bavarese ha però rifiutato l’accordo e quindi si andrà a processo. Oggi Toni era in Baviera per trattare.