Ai microfoni di Sky Sport 24, dopo il ritorno con pareggio dello Zeman 2.0 in terra sarda, si racconta Godfred Donsah, la nuova stellina ghanese del Cagliari. Tanti gli argomenti, dalla partita con l’Empoli al suo modo di stare in campo, passando per un legame speciale, quello con Afriye Acquah.
“Ieri? Abbiamo preso un gol facile, non c’è niente da dire. Ci crediamo fino alla fine. Con il ritorno di Zeman, è cambiato qualcosa. Con Zola – racconta il centrocampista – abbiamo giocato bene, anche se abbiamo fatto un punto. Il calcio è una cosa strana, oggi sei su, domani sei giù”.
Zdenek Zeman, per i giovani calciatori, è un allenatore che dona opportunità importanti, e Godfred racconta: “Zeman mi sta insegnando molto: è un allenatore per i giovani, se lo segui diventerai un campione. Ci crediamo fino alla fine, è possibile salvarci. Giochiamo per 90 minuti, può succedere di tutto”.
E pensare che Godfred Donsah si trova in Italia grazie ad un’intuizione di un amico fraterno, Afriye Acquah della Sampdoria: “Io ho cominciato a giocare grazie ad Acquah: è un mio grande amico. Io giocavo in strada con gli amici, e con lui quando era in Ghana. Anche lui è un uomo che crede in me, e mi ha regalato le mie prime scarpe quando ero in prova a Palermo. Anche ora in Ghana ci sono tanti ragazzi senza scarpe per giocare: prima anche io avevo problemi, e ora torno quando posso per portare delle cose”.
Ma Donsah, a chi si ispira? Il cerchio si chiude, perchè si torna sulla storia del Cagliari: “Io mi sento un giocatore come Nainggolan: lui mi piace molto, ha la forza, la tecnica. Io seguo lui, è il mio preferito”.
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com
