Una bella intervista rilasciata al noto magazine FourFourTwo per il regista del Paris Saint Germain, Marco Verratti, in cui il calciatore ha potuto raccontare la sua avventura parigina, fare un punto su questo splendido momento della sua carriera e svelare alcuni succulenti aneddoti su alcuni compagni di squadra. Il Pescara, la Serie A ed Ibrahimovic sono stati gli argomenti clou della chiacchierata, che qui vi riportiamo: “Avevo appena iniziato ad allenarmi con la prima squadra a Pescara, lavoravo in maniera specifica a livello tecnico-tattico ed in quel momento ho realizzato davvero che quello del calciatore sarebbe diventato il mio lavoro. Ho imparato da tanti giocatori migliori di me come Alessandro Del Piero: era il mio idolo, vederlo giocare mi entusiasmava. Trasmetteva serenità e personalità quando era in campo, mi piaceva molto anche Zidane. L’avventura al PSG? All’inizio ero un po’ spaventato: stavo per fare un grande salto, ma tutto è andato per il meglio. Gioco per un grande club e questo mi rende felice. Qui cerco di imparare qualcosa da tutti: arrivare in una squadra come il PSG, un top club, deve essere solo un punto di partenza. Se mi dispiace non aver giocato in Serie A? No, ma ricorderò sempre la splendida stagione della promozione con il Pescara: nessuno si aspettava potessimo vincere il campionato ed essere tanto forti. Ibrahimovic? Ha una coordinazione e una creatività che in pochi hanno, ci stiamo abituando alle sue giocate. In un match decisivo per vincere il titolo nel 2012-2013, Ancelotti era un po’ teso. Ibra se ne accorse, e si avvicinò chiedendogli se credesse in Gesù. Lui rispose di sì, e Zlatan concluse con un ‘bene, quindi credi in me. Perciò puoi rilassarti!‘. Ha tantissima fiducia in se stesso, questo lo rende un grande giocatore”.
M.P. – www.calciomercatonews.com