IL PUNTO SULLA PREMIER LEAGUE – Mourinho, una coppa come antipasto e la portata principale si avvicina…

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Mourinho è tornato in Premier League già da più di un anno ma ora lo riconosciamo davvero. Rieccolo mentre fa la cosa che sa fare meglio, oltre a far pesare il suo ego ai nemici. Vincere. Lo Special One è nato per vincere, adesso il Chelsea è di nuovo tale e quale a lui. Un’annata di rodaggio per gettare le basi, la scorsa, adesso è il momento di sollevare trofei. Non ha perso tempo il portoghese, ieri la finale di Coppa di Lega contro il Tottenham: due gol e tutti a casa. (Tottenham e Chelsea, impegnate rispettivamente contro Qpr e Leicester recupereranno in seguito questo turno di campionato). Otto anni dopo un altro trofeo, si tratta del settimo nella storia dei Blues, una storia che Mourinho ha scritto quasi interamente. Niente da fare per gli Spurs, il tecnico Pochettino quest’oggi ha incoronato Josè come “migliore allenatore al mondo”. Mai il “rumore dei nemici” fu più mansueto. Il calcio inglese si inchina di fronte al suo re ritrovato, non esistono rivali e quelli che ci provano cadono.

E’ successo al Manchester City, unico possibile anti-Chelsea, sconfitto a Anfield Road. I Reds dimenticano la drammatica eliminazione dall’Europa League, rigori fatali sul campo del Besiktas, undicesimo risultato utile e classifica che si fa più luminosa. Gran prestazione degli uomini di Rodgers, lo stesso non si può dire della squadra di Pellegrini. Mourinho gongola, il titolo è sempre più vicino. Si comporta bene anche il Manchester United, spinto alla vittoria da una doppietta dell’immenso Rooney. Il Southampton non sa più vincere e perde terreno rispetto alle rivali, sicuramente più dotate sotto il profilo tecnico. Berahino dopo due minuti infila i Saints in grande stile, i biancorossi non riescono a rientrare in gara e ora si ritrovano sesti. Il Liverpool ha scordato le amarezze europee grazie al campionato, lo stesso hanno fatto i Gunners. L’Arsenal è reduce dai tre ceffoni rimediati in Champions League per mano del Monaco, l’Europa è già un ricordo, in Premier League le cose vanno decisamente meglio. Certo, l’Everton è ben lontano dai tempi migliori, ma una vittoria è sempre una vittoria. Terzo posto e un po’ di sole sulla testa di Wenger.

Crystal Palace corsaro ad Upton Park, gli Eagles aprono le ali e si allontanano dalla zona calda. Gli Hammers invece rischiano di dire addio ai sogni di gloria. Peccato, una tifoseria così appassionata meriterebbe il palcoscenico continentale. Il Burnley di Sean Dyche non riesce a sollevarsi, l’autogol di Trippier regala la posta in palio allo Swansea. Male anche l’Aston Villa, ormai precipitato in un pozzo senza fondo, il Newcastle vince di misura come da pronostico. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, Peter Crouch realizza un gol pesante che consente allo Stoke di restare lontano da qualsiasi guaio. L’Hull invece dovrà sudarsi la salvezza fino alla fine, ma non è una sorpresa.

Premier League, 27esima giornata

West Ham-Crystal Palace 1-3 [41′ Murray (C), 51′ Dann (C), 63′ Murray (C), 76′ Valencia (W)]

Burnley-Swansea 0-1 [64′ aut. Trippier]

Manchester United-Sunderland 2-0 [66′ rig. Rooney, 84′ Rooney]

Newcastle-Aston Villa 1-0 [37′ Cissè]

Stoke-Hull 1-0 [71′ Crouch]

Wba-Southampton 1-0 [2′ Berahino]

Liverpool-Manchester City 2-1 [11′ Henderson (L), 25′ Dzeko (MC), 75′ Coutinho (L)]

Arsenal-Everton 2-0 [39′ Giroud, 90′ Rosicky]

Qpr-Tottenham [rinviata al 7 marzo]

Leicester-Chelsea [rinviata al 29 aprile]

classifica: Chelsea 60*, Manchester City 55, Arsenal 51, Manchester United 50, Liverpool 48, Southampton 46, Tottenham 44*, Swansea 40, West Ham 39, Stoke 39, Newcastle 35, Crystal Palace 30, Wba 30, Everton 28, Hull City 26, Sunderland 25, Qpr 22*, Burnley 22, Leicester 18*

*una partita in meno

Paolo Bardelli – calciomercatonews.com

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