Josè Mourinho a tutto tondo ai microfoni di Gazzetta TV: l’allenatore portoghese del Chelsea ha raccontato alcune sensazioni legate alla sua carriera italiana sulla panchina dell’Inter e l’importanza della comunicazione.
“Per lavorare bene avevo bisogno di comunicare al più presto possibile. La comunicazione per me è importante. Il mio professore? Fantastico. Abbiamo avuto due mesi intensi dove ho avuto la possibilità di arrivare a Milano e fare una conferenza stampa. Ho studiato le espressioni del calcio, ed un pò di dialetto milanese, che per me è stato difficile, ma qualche parola l’ho potuta utilizzare“.
A chi lo accusa di studiare a “tavolino” il suo modo di comunicare, Mourinho risponde così: “Tutto ciò che ho detto è sempre stato spontaneo: il calcio è emozione, dopo tanti anni ancora non riesco a controllare le emozioni al massimo, lavoro con passione. Oggi ho un controllo migliore rispetto a dieci anni fa. La mia carriera all’Inter è stata piena di emozione e momenti drammatici. E’ fondamentale il benessere globale: sono un allenatore e sono un uomo. Bisogna essere felici, e così la famiglia: deve piacerti – conclude Mourinho – anche il rapporto con i giocatori e con i tifosi, e nel Chelsea questo lo ritrovo. All’Inter i tifosi sono unici, e la squadra incredibile.“.
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com
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