Lui la nave Parma non la lascerà mai, almeno fino a quando non ci sarà la dichiarazione ufficiale di fallimento. Perché Sandro Melli, ex giocatore del club ducale oggi team manager, non potrebbe mai abbandonare la squadra che ha sempre amato. Al Corriere dello Sport il dirigente gialloblu rivela: “Mi accorgevo che eravamo sul Titanic, la prima classe rideva, Ghirardi e Leonardi, sotto invece la seconda e terza classe, giocatori, dipendenti, fornitori. Lo scoglio grande è stata la licenza Uefa. La crisi? Mi sono accorto di questo quando Ghirardi mi chiese il prestito di 100 mila euro per pagare un premio che aveva promesso alla squadra. Ci mise tre anni per ridarmeli senza neanche un grazie. Una volta mi fu riferito che avevamo sotto contratto a livello federale 242 giocatori e molti di questi non li ho mai visti perché giocavano in Serie B o in Lega Pro e non sono mai arrivati a grandi livelli“.
Samuele Roccati
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