John Elkann, attuale presidente della Fiat e socio di maggioranza della Juventus, in vista della grande sfida di questa sera tra i bianconeri e il Borussia Dortmund, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha espresso il suo rammarico per la sua assenza sugli spalti dello Stadium in un match così importante: “Mi farò mandare messaggini in tempo reale per sapere come va. Sempre che non sia di turno, altrimenti sono guai”.
Elkann esalta il lavoro di Allegri: “Allegri è entrato molto bene nello spirito Juventus e credo che abbia avuto il grande merito di aver ridato fiducia alla squadra nelle competizioni europee. Ha messo in campo una sua esperienza internazionale di cui ha beneficiato tutta la Juve: ora la squadra ha più sicurezza nell’affrontare le altre squadre europee”.
Tante finali in Europa ma poche vittorie per la Vecchia Signora che non ha un grande feeling con le competizioni europee: “La Juve ha avuto problemi più nelle finali che in Europa in generale. Ma quelle sono partite così difficili e complicate…Non seguono quasi mai una logica. Ad esempio, ero alla finale del Mondiale in Brasile e, senza saperlo, mi sono trovato la sera prima del match nello stesso albergo della Germania. Si respirava una tensione pazzesca. Questo è anche il motivo per cui molte finali vanno ai rigori. Quella col Borussia la ricordo eccome, ero là. Le finali le ho fatte tutte”.
Elkann, però, quest’anno, crede nel sogno: “Non faccio previsioni, ma sono fiducioso. La Juve ha una squadra molto forte e, se non sarò a seguirla a Torino, di sicuro andrò il 18 marzo a Dortmund. Due anni fa ho fatto la trasferta contro il Celtic: è andata alla grande. Posso solo dire che abbiamo grandi giocatori e questo è il punto da cui partire. La Juventus è una squadra che è sempre riuscita a fare grandi risultati quando aveva una forte componente italiana come in questo caso, un bel gruppo italiano con ottimi innesti. In fondo questa è la grande forza delle squadre vincenti: un vivaio forte, una base del proprio Paese e inserimenti di valore”.
Sul futuro dell’asso Pogba: “Non so dire per ora se andrà via. E’ un grande valore per la Juve. Voglio sottolineare che Evra è stato molto importante per la sua crescita: lo ha aiutato, gli è stato vicino, è stato il suo mentore”.
Applausi per Pirlo: “E devo anche riconoscere ad Allegri il merito per quanto è ancora decisivo Pirlo nella squadra. In più, è curioso vedere come Andrea chiuderà la sua storia da juventino avendo, però, passato gran parte della carriera al Milan. Un po’ come è successo a Inzaghi: tanti anni alla Juve, ma ora quando si pensa a lui l’associazione di idee è col Milan. Pirlo è importante… anche se non corre molto, ma la palla la mette sempre dove vuole: perfetta”
Chiusura dedicata al momento delicato del Parma: “Secondo me c’è un grande lavoro da fare per rilanciare il nostro calcio. Molto del lavoro che sta facendo mio cugino Andrea va in questa direzione. Servono riforme che aiutino a essere competitivi, dal miglioramento degli stadi alla cura dei settori giovanili. Servirebbero tutta una serie di misure di fiscalità per i compensi dei giocatori. Molte cose potrebbero essere fatte subito”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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