Continuano le voci di mercato intorno a Kovacic e Icardi, i gioielli della squadra nerazzurra. Contemporaneamente, il nome di Ezequiel Lavezzi continua ad essere accostato alla squadra nerazzurra. Di tutto questo ha parlato Javier Zanetti: “Diciamo che mi sento più coinvolto di prima dopo l’arrivo di Mancini. Normale: io e Roberto ci conoscevamo già. Ma lui sembra un altro rispetto ad allora: più tranquillo, più consapevole. E ha cambiato in parte pure il modo di allenare: molta più intensità, adesso. le parole di Zanetti a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Ci confrontiamo spesso e se lo ritiene giusto parlo con i giocatori. É successo soprattutto nei giorni difficili: so cosa vuol dire attraversare certi momenti”.
SU THOHIR – “Io ho sempre risposto e rispondo alla società, indipendentemente da chi c’è in panchina. Mi ha trattato come un manager. Quello che mi interessava era sentire la sua fiducia ed essere considerato un veicolo importante per lanciare l’immagine dell’Inter anche a livello internazionale. E poi era normale: Moratti mi conosce da una vita, lui no”.
SU RANOCCHIA – “Andrea ha dei valori e i compagni lo rispettano per questo. Però deve avere più fiducia in se stesso, non sentirsi crollare il mondo addosso: i compagni lo guardano e il rispetto te lo guadagni anche così”.
SU ICARDI – “Sta a noi aiutarlo, sta a lui capire come bisogna comportarsi in una grande squadra. La prima cosa, e ci teniamo tanto, è il rispetto per i tifosi. La nostra intenzione è il rinnovo del contratto a cui stiamo lavorando. Poi, si sa, nel calcio non c’è nulla di scontato”.
SU KOVACIC – “L’Inter punta su di lui, tanto. In pochi possono cambiare una partita come sa fare lui e può servire anche sbagliare: ecco, l’unica paura che non deve avere è quella, la paura di sbagliare”.
SHAQIRI – “Mi ricorda Sneijder per la capacità di pensare la cosa giusta un po’ prima degli altri”.
SU OSVALDO – “Sono più arrabbiato che deluso, ma lo è anche lui: con se stesso, perché si è reso conto che provare a mettere le mani addosso all’allenatore è stato un grave errore. E che ha sprecato una grande chance”.
SU TEVEZ – “Conoscendo Carlitos, fossi nella Juve un po’ preoccupato sarei che possa andare al Boca Juniors. E anche che possa accadere prima del previsto, già a giugno”.
SUGLI ACQUISTI FUTURI– “Il Pocho è difficile, anche se è mio amico. Touré non è un mio amico ma lo prenderei subito: con lui può pesare molto il Mancio, nella scelta di un giocatore è fondamentale poter arrivare dove ti vogliono a tutti i costi”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com