ESCLUSIVA INTER – La redazione di Calciomercatonews.com ha contattato in esclusiva Filippo Tramontana, noto giornalista e grande tifoso dell’Inter, che ha parlato del momento attuale dei nerazzurri e non solo.
Domenica sera l’Inter è tornata alla vittoria, battendo il Palermo con un netto 3-0 e chiudendo, almeno dal punto di vista dei risultati, un periodo nero. Ora si aspetta una svolta?
“Domenica l’Inter ha fatto una buona partita, si sono visti importanti passi avanti e segni di ripresa netti, ma ora sarà determinante riuscire a replicare questo risultato anche anche nelle partite successive. Sicuramente la partita con il Palermo fa ben sperare perché, oltre ad una buona prestazione dal punto di vista del gioco di squadra, si sono visti progressi importanti anche dal punto di vista dei singoli”.
Nonostante i tre punti ottenuti con il Palermo, la media punti di Mancini resta inferiore a quella di Mazzarri. Pensa che per invertire la tendenza sia solo una questione di tempo o ci siano dei problemi di fondo che quindi non dipendono dal solo allenatore?
“Sicuramente la squadra ha delle lacune, ma credo che fare un confronto tra Mancini e Mazzarri sia del tutto sbagliato. Mazzarri ha avuto a disposizione questa squadra per un anno e mezzo, ha svolto due preparazioni e ha avuto modo di costruire la squadra per quello che era il suo credo calcistico. Purtroppo i risultati non gli hanno dato ragione. Mancini è arrivato a novembre con una squadra non sua, non costruita per il suo gioco e con poco tempo per imprimere ai giocatori la sua idea di calcio. Io credo che se l’Inter in questo momento ha una certezza per il futuro, quella sia proprio Mancini”.
A gennaio tuttavia sono arrivati diversi giocatori importanti, segno che la società sta cercando di accontentare Mancini il più possibile. Come giudica la campagna acquisti appena conclusa?
“Direi un mercato da 8, molto positivo. Inizialmente, sulla carta avrei detto che Shaqiri è un colpo da grande squadra, così come sono sicuro che si rivelerà utile Podolski, anche se al tedesco servirà un po’ più tempo. Su Brozovic e Santon avevo qualche perplessità in più, perché il primo viene da un campionato molto diverso e perché Santon è rientrato solo a dicembre dopo che non giocava da sette mesi. Dopo averli visti giocare invece ho sciolto ogni riserva perché in queste prime apparizioni hanno offerto prestazioni di grande livello e sono sicuro che si riveleranno giocatori importanti per questa squadra. Unica pecca forse sarebbe servito anche un altro centrocampista, se proprio vogliamo trovare un difetto al mercato dell’Inter”.
A proposito di singoli, Icardi nel successo di domenica è stato determinante e sembra che nel post partita si sia ricucito in parte lo strappo che si era creato con la tifoseria. Che idea si è fatto in merito?
“Credo anche io che gli animi si siano calmati e che lo strappo si sia un po’ ricucito anche se non credo che ci sarà mai amore tra la curva nord e Icardi. In ogni caso sono convinto che purtroppo Icardi non vestirà la maglia dell’Inter ancora a lungo”.
Il giocatore è la società stanno tuttavia discutendo del rinnovo, è poco fiducioso in tal senso?
“No, non è quello il motivo, anzi credo che Icardi alla fine rinnoverà, però nonostante l’adeguamento che gli proporrà la società resta un giocatore molto ambito da molti importanti club e con una valutazione molto alta. Se l’Inter non dovesse approdare in Champions League, ipotesi difficile, credo che una grande cessione potrebbe esserci e credo che Icardi sia il primo indiziato a partire”.
Teme che senza l’ingresso in Champions League possa esserci un ridimensionamento generale o la società manterrà la stessa voglia di investire e migliorarsi mostrata a gennaio?
“Io credo che la società continuerà sulla strada intrapresa a gennaio, l’obiettivo è quello di riaprire un ciclo e tornare ai vertici in poco tempo. Quella di Icardi dovrebbe essere l’unica cessione e in parte servirà per finanziare anche nuovi innesti”.
Enrico M. Andreani – www.calciomercatonews.com
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