Daniele De Rossi, tra i giocatori simbolo della Roma e del vivaio giallorosso, ha parlato a cuore aperto sul canale tematico della società, Roma Tv. Tanti gli argomenti: dal passato con Spalletti e Capello, al presente contro la Juventus insieme a Totti, al futuro, con un desiderio da esprimere.
“Capello era particolarissimo, burbero, poi conoscendolo sapeva darti qualcosa dal punto di vista affettivo. Ogni giovane dovrebbe fare il salto con Capello dalla Primavera alla prima squadra, eviterebbe tanti atteggiamenti di fenomenite che si vedono oggi. Il presidente era Sensi e mi trattava come un figlio, un nipote – racconta De Rossi, che invece su Spalletti rivela – Lo odiavo con tutto me stesso, ma per quanto bene gli voglio penso a quanto l’ho odiato la prima settimana. Con lui, comunque, ero veramente forte”.
Dal passato al presente, parlando della condivisione dello spogliatoio con Totti e della corsa scudetto: “I primi anni lo vedevo da lontano, ero estasiato. Poi l’ho conosciuto, un paio di volte abbiamo litigato per bene perché abbiamo due caratteri diversi, ma è come un fratello per me. L’affetto che mi lega lui è quello più antico, dentro Trigoria ho una famiglia e lui è la persona più importante. Se non sarà quest’anno, sarà il prossimo, Garcia porterà la Roma sul tetto d’Italia. Il 2 marzo c’è la Juve e noi dobbiamo pensare che dovrà essere la partita che i nostri tifosi dovranno raccontare ai nipotini, dobbiamo pensare solo a questo“.
Parole che scaldano il cuore al popolo giallorosso quelle di Daniele De Rossi, che però svela un proprio desiderio: “Mi piacerebbe concludere la mia carriera in America, è una mia piccola fissazione. Spero di riuscirci, da piccolo sognavo di giocare anche un Boca-River con la maglia del Boca. Insomma, non mi dispiacerebbe concludere la carriera all’estero”.
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com