Dalle pagine de “Il Mattino”, il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, continua la sua battaglia personale contro la Roma: “Ho scommesso la presidenza della Lazio se la Roma vince lo scudetto? Tanto sono sicuro che la conserverò, perché la Juventus è superiore alla Roma. Tutto qui. Perché si offendono, poi, non lo so. La mia è una valutazione tecnica: ho giocato contro la Juve e poi con la Roma. Le ho viste in campo e ho fatto le mie considerazioni. Che male c’è?“.
“Si sono offesi anche per la storia dei bilanci? Non ho detto nulla di strano – continua Lotito – Il presidente Pallotta dovrebbe rileggersi il bilancio della società da lui presieduta e ricordarsi quindi che solo nell’arco dell’anno 2014 ha perso oltre 38 milioni“.
Stessa opinione anche sul selfie di Totti: “Se lo facesse uno dei miei reagirei malissimo. Ma tutti i miei giocatori hanno una educazione tale che non farebbero mai un simile gesto. Cosa che non ha Totti: le persone che hanno un alto tasso mediatico devono avere il senso della responsabilità dei propri comportamenti. E poi, aggiungo: ma che ci faceva col suo telefonino in campo?“.
Lotito parla anche delle polemiche arbitrali tra Napoli e Juventus: “Se è in fuorigioco il gol del 2-1 della Juventus? E me lo chiede? Ma certo che lo è. C’è stato un errore, è evidente, dell’arbitro e del guardalinee. Ma gli uomini sono fallaci, sbagliare fa parte di noi“.
“Aurelio non mi è piaciuto. Io sono abituato ad affrontare i problemi nelle sedi istituzionali perché quelli sono i posti giusti per sollevare le questioni. Non condivido il modo che ha scelto, perché tanto non porta a nulla. Anzi penso che questo sia la maniera più semplice per destabilizzazione e gettare discredito all’intero sistema. Con le sue parole nel dopo partita non mi pare che abbia cambiato il risultato finale. E allora, che senso ha? Noi tutti dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni e non mettere sempre tutto in discussione. Ma fare in modo che gli errori non si ripetano“.
Sull’uso della tecnologia: “Le idee camminano sulle gambe delle persone. Ed è arrivato il momento che gli arbitri abbiano un supporto tecnologico in campo, per poter essere più sereni nelle decisioni e nelle valutazioni. In questa maniera si evita una certa dietrologia che è poi sempre sbagliata. De Laurentiis ha insinuato la malafede? Non è stato felice. Non è così che si affrontano le cose“.
“Se fosse capitato a me che avrei fatto? Nulla. Ma perché nel derby con la Roma è andato tutto bene? No, un romanista commette fallo nel primo goal di Totti ed è evidente. Ma io non ho detto nulla, non ho alzato la voce, non mi sono lamentato. Non ho fatto niente di niente“, spiega Lotito.
Sulla sua posizione nel calcio: “Tavecchio? Ma vede, sono certo che adesso siano tutti convinti che sia stata una decisione giusta. Magari qualcuno ha avuto delle perplessità all’inizio, ma in pochi mesi abbiamo fatto tante riforme che non posso che rendere migliore il nostro calcio. Aurelio vuole bene al calcio, è un passionario, porta idee costruttive che aiutano tutti a crescere. E tutti abbiamo bisogno di lui“.
E chiude citando un precedente con il Napoli: “Chi mi auguro sia l’arbitro? Non è un mio problema, non mi riguarda. E’ una cosa che tocca al designatore. Banti ha arbitrato quattro degli ultimi cinque Lazio-Napoli? Lo so, il goal di Brocchi al San Paolo… Mi è costata la Champions… ma non mi importa. Io del sistema mi fido“.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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