Il dg dell’Inter Fassone ai microfoni di Radio Rai, ha fatto il punto sulla situazione dei nerazzurri: “Quando abbiamo chiesto la disponibilità a novembre, Mancini ha dimostrato di essere un allenatore che ama conoscere la situazione finanziaria. Stiamo facendo le cose insieme, stiamo provando a costruire qualcosa di importante nel rispetto di determinati parametri. Ci sono più restrizioni rispetto al passato”.
Sul gioco di Mancini: “Mancini non ha mai fatto mistero di voler giocare con un determinato modulo inserendo nuovi calciatori, restano venti giorni per riequilibrare il sacrificio che abbiamo fatto. Abbiamo concluso due prestiti, l’incidenza sul bilancio in corso è legato solo all’ingaggio dei calciatori”.
Le richiesta di Walter Mazzarri: “In passato abbiamo provato ad accontentarlo in base al suo modulo. Ora ci sono state le opportunità con Podolski e Shaqiri, devo ringraziare l’Arsenal e il Bayern Monaco che hanno capito la nostra situazione accettando i prestiti. Il rinnovo a Mazzarri? La nostra filosofia è quella di non lasciare mai un tecnico o i calciatori in scadenza. In quel momento non c’erano dubbi sull’operato di Mazzarri, per questo abbiamo deciso di rinnovargli il contratto”.
Sul possibile arrivo di nuovi rinforzi: “Dobbiamo alleggerire la rosa e gli stipendi, poi valuteremo se dovessero presentarsi altre occasioni di mercato. Siamo sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa, vogliamo dare un segnale ed essere rispettosi delle regole. Difensore? Adesso siamo concentrati su altri. Cerchiamo un certo equilibrio, la rosa è abbondante. Qualora dovessero esserci le giuste premesse, parleremo con Thohir e Mancini per eventuali altri affari”.
Le probabili partenze di Handanovic e Icardi: “Per gennaio non sono previsti sacrifici, a fine stagione possono succedere tante cose. Abbiamo già delle spese previste per la prossima estate. Dovremo essere bravi a far crescere i ricavi del club, conquistare la Champions oppure dovremo muoverci in altre direzioni. Qualche cessione, in caso di difficoltà, potrebbe essere inevitabile”.
Sul caso Osvaldo: “Per ora è ancora dell’Inter. Cercheremo di capire le dinamiche, anche quelle all’interno dello spogliatoio. Poi ci muoveremo per il bene dell’Inter e del calciatore”. Ieri allo stadio anche Massimo Moratti a gioire della vittoria dell’Inter: “Il suo ruolo non è quello dell’azionista di minoranza, rappresenta molto per l’Inter. Si confronta con Thohir, il ruolo appare dietro le quinte ma è una persona di riferimento per il nostro presidente”.
Sul terzo posto: “Sappiamo che non è facile ricostruire una squadra in tempi così rapidi. La distanza è di sei punti, ci sono venti gare da giocare. Puntiamo alla Champions, ma stiamo provando a rinforzare gli introiti a prescindere dalla qualificazione alla massima rassegna europea”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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