In vista della super sfida di domenica sera tra Napoli e Juventus, il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ai microfoni de La Repubblica, ha rilasciato una lunga intervista.
“Sarà la 159sima sfida, per me è il derby nazionale: la Juventus non è una squadra torinese, ha un tifo trasversale in tutta l’Italia, perfino nella nostra città. Ma Il Napoli è la bandiera del meridione. E’ una partita speciale in assoluto, specialissima per me: ho battuto per la prima volta la Juve quando eravamo in C1, in un torneo estivo. Poi abbiamo fatto insieme con i bianconeri il percorso dalla B alla serie A. Molte volte hanno vinto loro, ma spesso è capitato anche noi…“.
De Laurentiis è già carico: “La sfida in Qatar è stato uno spot planetario per il nostro calcio, con 170 tv collegate. Noi e i bianconeri abbiamo dato il massimo e regalato emozioni, che è lecito attendersi anche domenica sera al San Paolo. Ci guarderanno in tutto il mondo. Noi siamo pronti: ma non è un bene per i tifosi che lo stesso show debba già riandare in scena. La Supercoppa era prevista per agosto, poi siamo stati costretti a spostarla a dicembre, per colpa dei preliminari di Champions: non c’erano altre date“.
“Il calendario è ingolfato – attacca il presidente del Napoli – ora c’è la Coppa d’Africa, che a noi toglie Ghoulam. Bisognerebbe mettere ordine, giocare a Natale e dare ai club la possibilità di ritagliarsi i propri spazi. Siamo noi a tenere in piedi il circo: non Blatter e Platini, politici che non si curano degli imprenditori. Senza equilibrio, però, alla fine ci rimettono i tifosi: che meriterebbero rispetto“.
E sulla Supercoppa giocata all’estero: “Io ero contrario, avevo proposto di giocare la Supercoppa in due gare: andata a Napoli, ritorno a Torino. Proprio per i tifosi. Ma mi hanno detto che c’erano la neve, le vacanze… Stavolta invece il San Paolo potrà riempirsi e ne sono felice. Sarà anche l’occasione per onorare un grande artista come Pino Daniele“.
Le polemiche col Comune: “E’ un peccato giocare in un impianto non all’altezza. Ci sarà perfino una parte di curva inagibile. Purtroppo il Comune è sempre più assente e io sono preoccupato: per il futuro del calcio a Napoli e di tutta la città. Da che dipende? Dai ritardi dell’amministrazione, giganteschi. Il nostro stadio è inadeguato, manca anche la manutenzione: ci siamo vergognati d’ospitare club come Bayern, Arsenal, Manchester. Il Napoli ha anticipato parecchi milioni, in lavori d’urgenza, per dare un po’ di decoro e dignità al San Paolo. Dovrebbe essere lo stadio della terza città di Italia, o no?“.
“Dieci anni fa il Napoli era un pezzo di carta – rivendica con orgoglio De Laurentiis – Ora è protagonista in campo internazionale. Le istituzioni cittadine avrebbero dovuto sventolare i nostri risultati come uno spot: il bello del calcio contro la Terra dei Fuochi. Invidioso della Juve? Mai provato invidia. Alla Juve ruberei solo la continuità: il club bianconero ha una proprietà storica e consolidata. Il Napoli invece è mio da appena due lustri, altrimenti saremmo molto più avanti anche noi. Non siamo nati nel 1926: abbiamo solo dieci anni di vita, pure della mia, che ho dedicato e dedicherò al calcio senza pentimenti. Mi sento un paladino di Camelot…”
Infine, il numero uno azzurro parla del rapporto con Benitez: “Ha tutta la mia stima e il mio appoggio. Spero che Rafa resti con noi. Con la qualità di uomini come lui, cresce meglio tutto il contesto. L’incertezza sul suo futuro non mi preoccupa, però. Mazzarri ci ha lasciati dopo quattro anni e un secondo posto, ma siamo riusciti a sostituirlo con un allenatore esperto e di alto livello. Succederà lo stesso anche con Benitez, nel caso: il Napoli continuerà ad avere una guida dello stesso livello per preparazione e capacità. La vita del Napoli andrà avanti comunque…“.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com