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Il Real Madrid del 2014 o il Barcellona del 2009? Confronto tra due squadre galattiche


LIGA REAL MADRID – Attualmente il Real Madrid è la squadra più forte del mondo dopo un percorso di crescita fantastico iniziato alla fine del 2013 e terminato nel migliore dei modi nel 2014. Saranno pur stati determinanti i gol di Ronaldo e i milioni spesi da Florentino Perez ma senza la regia di Carlo Ancelotti dalla panchina, le Merengues, non sarebbero forse arrivate più in alto di tutte le altre avversarie. L’ex allenatore del Milan, da buon sarto, ha saputo cucire la giusta formazione addosso ai suoi a seconda del materiale trovatosi a disposizione. Sembrerebbe quasi un paradosso ma gestire un’abbondanza enorme fatta di tanti campioni, molti dei quali con lo stesso ruolo, è più complicato di quel che sembrerebbe. Il primo passo di Carletto verso la scalata vincente, fatto la scorsa stagione, è questa semplice mossa: l’arretramento di Di Maria sulla linea dei centrocampisti per lasciare spazio in attacco al tridente Benzema-Bale-Cristiano Ronaldo. Già, perché allora Perez volle esagerare e, nonostante il buon assetto base della squadra, prelevò a son di milioni il gallese Gareth Bale dal Tottenham. Ancelotti, trovandosi di fronte a una schiera di campionissimi doveva non solo vincere ma schierare tutti i galli del pollaio contemporaneamente. Da qui, la scelta di puntare sul 4-3-3. Missione riuscita e bissata anche quest’anno perché quando al Bernabeu si presentarono Kroos e James Rodrìguez, Carlo Magno aveva già le idee chiare. Forbici e metro alla mano, il buon carletto è riuscito a produrre anche questa volta un abito da urlo in grado di esaltare forme e aggressività di un Real Madrid galattico. Senza cambiare modulo. Intelligenza tattica, concretezza, gioco verticale rapido, attacco stratosferico e, certo, un budget economico enorme: queste erano (e sono) le caratteristiche del Real Madrid di Ancelotti.

BARCELLONA – Il Barcellona del 2009, anno del Triplete, è quanto di più diverso possa esistere dal Real Madrid del 2014. In ogni caso c’è qualcosa in comune tra queste due squadre che, a distanza di quasi cinque anni l’una dall’altra, hanno incantato per la qualità di gioco espressa: l’idea di voler scrivere la storia. I blaugrana guidati da Guardiola erano una formazione composta per lo più da giocatori della Cantera, giovani e in perfetta simbiosi l’uno con l’altro. Non che il Barça non abbia speso perché i catalani hanno comunque fatto investimenti degni di nota (David Villa e Mascherano ad esempio) seppur spendendo meno rispetto al Real. Il modulo base è lo stesso utilizzato da Ancelotti: il 4-3-3. In questo caso però il Barcellona non attacca la profondità affidandosi alle ripartenze letali dei suoi velocisti. Piuttosto i blaugrana preferiscono controllare il gioco passandosi il pallone fino a sfiancare l’avversario (Tiqui-taca) e aspettando quindi una sua inevitabile distrazione. E qui entrano in gioco i giocolieri arruolati in rosa, su tutti Xavi, Iniesta e Messi. Difesa altissima, pressing sfrenato in fase di non possesso per cercare di riconquistare subito la sfera, Tiqui-taca, Cantera e Messi: queste erano le caratteristiche del Barcellona di Guardiola.

IL CONFRONTO DATI ALLA MANO – I paragoni nel mondo del calcio sono spesso odiosi ma spesso servono per meglio analizzare da un punto di vista statistico due realtà. Al di là delle preferenze soggettive, l’unico confronto che può essere fatto tra queste due squadre si ottiene leggendo le statistiche delle due stagioni prese in esame. La 2008/2009 per il Barcellona e la 2013/2014 per il Real Madrid. I blaugrana ottennero a suo tempo 6 titoli contro i 4 vinti dalle Merengues l’anno scorso. Ad Ancelotti mancano infatti Liga e Supercoppa di Spagna andati entrambi all’Atletico Madrid. Vittorie: meglio il Real 51 a 43 così come il rapporto fra gol fatti e gol subiti. I Blancos hanno segnato 178 centri subendone 41; il Barcellona rispettivamente 147 e 51. Ovviamente non esiste una risposta precisa alla domanda ‘chi è meglio fra il Barcellona di Guardiola e il Real Madrid di Ancelotti?’. Chi si basa sui dati forse sceglierà i blaugrana; per il resto tutto dipende dai gusti soggettivi.

FG – La redazione di calciomercatonews.com

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