Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in una lunga intervista rilasciata a Il Messaggero, ha rivelato di aver avuto un grande sogno, quello di acquistare la Roma prima che quest’ultima diventasse di proprietà degli americani: “Ho scelto la Sampdoria perché mi è sembrata la società più sana – le parole di Ferrero – Mi avevano offerto il Bologna e la Salernitana, prima che la prendesse Lotito. E ho lavorato tanto per acquistare la ‘Magica’ prima dello sbarco di Albertone, dell’americano a Roma”.
SULLA SAMPDORIA – “Ho aspettato otto mesi prima di chiudere con Garrone. Volevo rendermi bene conto di che cosa trovavo. Quando sono arrivato alla Sampdoria avevo 84 tesserati e adesso sono scesi a 40. Spero, dopo il mercato di gennaio, di restare con 30. Male che va il bilancio sarà negativo di 3 milioni di euro. Ma se mi va bene, metto il segno più in meno di un anno”.
SU THOHIR – “Nesuno mi ha difeso quando sono stato deferito. Io volevo solo essere grato a quanto fatto da Moratti nel calcio e quella su Thohir era solo una battuta. Se il presidente dell’Inter fosse nato a Nizza e io avessi detto cacciate quel francese non sarei stato punito. Nessuno in Lega ha aperto bocca, se ne sono fregati. Come fanno quando accade qualcosa che non li riguarda in prima persona. Io sono buono, ma non devono farmi arrabbiare perché divento cattivissimo”.
SULLO STADIO – “Mi hanno preso in giro perché volevo costruire il nuovo stadio davanti al mare. Ora spenderò dieci milioni per rifare ‘Marassi’ e mi sta seguendo nel progetto pure Preziosi. Il mio calcio è per i tifosi, che mi hanno capito. Non solo quelli della Samp. Ho brindato a Capodanno a Firenze, ad esempio, con quelli viola”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com