Ariedo Braida, ex dirigente del Milan, ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere della Sera’. Ecco alcune dichiarazioni:
SULL’ADDIO MILAN – “Con il tempo le storie finiscono, ma i modi e il garbo nel comunicare le decisioni sono importanti. Bisogna avere il rispetto della storia: penso alle vecchie glorie del Real Madrid che ancora conservano uffici nella sede del club”.
IL COLPO PIU’ IMPORTANTE DELLA SUA CARRIERA- “Van Basten, il giocatore più amato dai milanisti”.
BRAIDA SVELA UN RETROSCENA SU RIJKAARD – “Io e Galliani eravamo allo stadio di Lisbona per le firme. I tifosi, contrari alla sua partenza, cercarono di entrare negli uffici. Misi il contratto nelle mutande per tenerlo al sicuro”.
LA DELUSIONE PIU’ GRANDE COME UOMO MERCATO- “Ibrahim Ba: era il testimonial Nike per il Mondiale. Io e Capello eravamo convinti che potesse fare cose importanti”.
L’ARRIVO DI KAKA’ – “Era semisconosciuto, lo abbiamo comprato per 7 milioni quando il Chelsea stava per soffiarcelo”.
L’ACQUISTO SFUMATO – “Higuain: volai in Argentina dove incontrai procuratore e padre del ragazzo. Alla fine lo comprò Real con un’offerta stratosferica”.
FSUL UTURO – “Corinthians? Può darsi, di certo non ho finito qui”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com