BUNDESLIGA BORUSSIA DORTMUND – In Bundesliga c’è una squadra che si trova relegata al terzultimo posto, con appena 15 punti raccimolati in 16 partite, uno in più di Friburgo e Werder Brema (con un incontro da recuperare al momento della stesura dell’articolo). Non stiamo parlando di una provinciale appena arrivata nella massima serie tedesca bensì del Borussia Dortmund, l’armata giallonera che in tempi recenti riuscì a lasciare a bocca aperta migliaia di tifosi sparsi per tutta Europa grazie a un allenatore geniale, Jürgen Klopp, e una rosa ricca di giovani talenti capaci di arrivare, nel 2012-2013, in finale di Champions League. Nella stagione successiva il Borussia, nonostante la vittoria della Supercoppa di Germania, ha accusato un calo di rendimento rispetto ai campionati precedenti. Arriviamo quindi all’annata in corso, iniziata nel migliore dei modi con la conquista della quinta Supercoppa, la seconda consecutiva, e con un calciomercato estivo di tutto rispetto. Nonostante questo, oggi il BVB non riesce a reagire in una Bundesliga ch, per i gialloneri, e si fa sempre più complicata.
IL MISTERO DELLA CRISI – Il maestro Jurgen Klopp è saldamente alla guida del Borussia; i campioni non mancano, il tifo incessante dell‘Iduna Park nemmeno. Vero che la società giallonera ha perso per strada qualche pezzo da novanta ma i rimpiazzi facevano ben sperare. Nelle ultime due stagioni, via Gotze quindi Lewandowski, dentro Immobile (costato 19,4 milioni di euro), Ramos (9,7), Mkhitaryan (27,5), Aubameyang (13), Ginter (10), Jojic (2,2), Sokratis (9,9), Kagawa (8), Sahin (7). Insomma, 106 milioni di euro spesi in due anni per essere, oggi, a quasi 30 punti dalla capolista Bayern Monaco. Il guaio è che la squadra di Dortmund ha smarrito, insieme ad alcuni uomini chiave, il calcio spumeggiante fatto di pressing e ripartenze, quel marchio di fabbrica che aveva esclusivi tratti gialloneri. Oggi il BVB è lento, prevedibile ma, soprattutto, spuntato nel reparto offensivo: mancano le invenzioni dei fantasisti, mancano i gol degli attaccanti. Si potrebbe pensare che la colpa sia di Klopp eppure questa ipotesi è subito da scartare perchè in Champions il Borussia si è qualificato agli ottavi di finale come prima forza del girone D, davanti ad Arsenal, Anderlecht e Galatasaray. Insomma, se in Bundesliga i tedeschi annaspanano in zona retrocessione, in Europa dettano ancora legge. Misteri del calcio.
TROPPI INFORTUNI? – L’unica spiegazione che si può dare a questa sciagurata stagione del Borussia Dortmund è collegata ai numerosi infortuni rimediati per strada. I vari Weidenfeller, Schmelzer, Blaszczykowski, Shain, Gundogan, Reus, Mhhitaryan e Aubameyang – quasi un’intera squadra – hanno avuto guai fisici più o meno gravi a minarne il rendimento. I sostituti, chiamati in causa da inizio stagione, non sempre sono riusciti a sostituire i titolari. Poi ci sarebbe da fare un discorso per quanto riguarda la lucidità in zona gol del tandem Immobile-Aubameyang: i due non sono bomber di razza ma da loro ci si aspetta comunque qualche rete. Entrambi sprecano troppe occasioni in ogni partita e quando una squadra non segna, si sa, non vince. In difesa c’è ancora Hummels, uno dei centrali più forti in circolazione nonché campione del Mondo con la Germania, ma il Borussia continua a incassare a causa di madornali errori individuali. Anche Klopp pare sia incredulo di fronte a una situazione simile. Il banco di prova? I prossimi impegni di Bundesliga e l’ottavo di finale di Champions League contro la Juventus. Va bene proseguire in Europa ma sarebbe meglio anche risalire la china in patria per evitare brutte sorprese. Anche perché, l’anno prossimo, in caso di mancata qualificazione alle coppe europee, non è da escludere l’addio di alcuni campioni illustri.
Giuliani Federico – Segui @Fede0fede – www.calciomercatonews.com
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