Rudi Garcia, eletto per la terza volta miglior allenatore di Francia, ha parlato ai microfoni di ‘France Football’ scommettendo sulla forza della sua Roma e sulla possibilità di poter riportare lo scudetto nella capitale: “Credo fermamente nello scudetto. Sì, possiamo farcela. Lo scorso anno ci siamo imbattuti in una Juve stratosferica che ha battuto ogni record. In questa stagione troviamo lo stesso scenario – le parole di Garcia, intervistato dal magazine prima che dell’ultimo turno di campionato -. Abbiamo tre punti in meno, ma dovremmo essere alla pari perché abbiamo perso per 3-2 a Torino con tre gol irregolari”. In realtà, adesso il gap si è ridotto ad una sola lunghezza e la corsa al titolo si è fatta ancor più avvincente. “Se la Juve è ancora protetta dagli arbitri? No, no, non dico questo. Non sono negativo a priori contro la Juve – aggiunge Garcia -. A Torino l’arbitro ha sbagliato, questo è tutto. Ho solo fatto notare che anche i migliori arbitri, e Rocchi fa parte di questa categoria, possono perdere la loro personalità in uno stadio come quello. Cosa ha in più la Juve? L’esperienza e la maturità. La Roma è ancora in costruzione”. “Ma io credo fermamente nello scudetto. Sì, possiamo farcela – ribadisce -. La Juve è molto forte, ma ho fiducia nei miei giocatori e nelle dinamiche del club. La mia dichiarazione (quando disse che la Roma sicuramente vincerà il titolo a fine anno, ndr) ha fatto molto clamore, ma è spiegabile da un punto di vista fisiologico e le persone sono abbastanza intelligenti da comprendere il contesto”.
“Devi essere molto ambizioso e dimostrare a tutti che la guida è fiduciosa. Ho sempre creduto nelle dinamiche positive. E quando la testa sta bene, le gambe seguono. Vincere lo scudetto con la Roma sarebbe come ripetere l’exploit con il Lilla nel 2011” conclude Garcia.
“Chi voterei tra Ancelotti, Simeone e Loew come allenatore mondiale dell’anno? Ho un debole per Carlo, è un uomo di grande qualità. Quando ho firmato per la Roma mi ha chiamato per augurarmi buona fortuna. Ha fatto un ottimo lavoro ed è apprezzato dai suoi giocatori ovunque vada, anche quello che ha fatto Simeone con l’Atletico Madrid, all’ombra del Real, è eccezionale. E Joachim Loew ha rivoluzionato il calcio tedesco. Ma direi Ancelotti. Se il mio punto di riferimento resta Guardiola? Pep ha tutto: la qualità del gioco, l’umiltà, la semplicità. Lo apprezzo molto”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com