Per il secondo anno consecutivo, il Napoli sembra destinato a guardare Juventus e Roma che lottano per la vittoria dello scudetto. Considerata una delle favorite, alla vigilia del campionato, la squadra di Benitez ha perso diversi punti per strada e ora parlare di scudetto sembra un’utopia. A tal proposito, Rafa Benitez ha cercato di frenare gli entusiasmi dell’ambiente azzurro ai microfoni della rivista francese ‘So Foot‘: “Quando la squadra fa goal, – ha sottolineato Rafa – non se ne prendono tenendo palla e facendo pressing. Migliorando dietro e mantenendo la cadenza in attacco allora si può acquistare equilibrio per vincere titoli”.
A Napoli si sogna lo scudetto da anni: “Tutti lo vogliono, ma non pianifico sulle chimere, qui appena vinci due partite sei favorito ma se ne sbagli una sparisci dalla corsa. Meglio mettersi in testa che la prossima gara è la più difficile, cosi si evitano malintesi. Per vincere titoli serve equilibrio”.
Benitez ha sottolineato la mancanza di alternative nella rosa: “Per vincere un campionato serve continuità, ma questo dipende dall’effettivo. Insigne è un giocatore molto importante, ma è infortunato. Se potessi sostituire i titolari, mantenendo il livello della squadra, potremmo vincere anche le partite più difficili. Il talento fa la differenza e la motivazione permette di lavorare”.
Sul suo modo di gestire la squadra: “Mi ritengo uno stratega molto esigente: all’inizio i giocatori non accettano queste esigenze, poi capiscono che conviene come nel caso di Callejon o di Koulibaly che è migliorato molto. Sono qui per permettere al Napoli di bastonare le migliori italiane, e ci stiamo riuscendo”.
Benitez in Italia ha conosciuto due realtà opposte, quella del nord all’Inter e quella del sud ora a Napoli: “Da metodico capisco la mentalità di Milano dove alcune cose erano più semplici, da latino capisco la mentalità del sud e qui una cosa la chiedo due settimane prima e non una”.
Infine Benitez ha invitato i tifosi del Napoli a non ricordare solo i grandi del passato ma ad essere fieri anche degli attuali calciatori: “Essere fieri di Maradona è giusto, ma è importante guardare al futuro. I giovani devono guardare ad esempi come Hamsik, Higuain, Insigne perché sono presente e futuro del club”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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