A due giorni dal match tra Milan e Udinese che ha visto gli uomini rossoneri reclamare per un gol fantasma di Rami non assegnato dal direttore di gara, l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha scritto al presidente della Figc, Carlo Tavecchio, per chiedere l’uso della tecnologia in campo.
“Caro Carlo,
dopo l’ennesimo episodio di “goal non goal” verificatosi domenica durante la gara Milan-Udinese, non dubito sia giunto il momento, quanto meno per la Serie A, di dotarsi di un sistema tenologico di lettura certa e sicura di episodi come questo.
Come certamente sai, l’IFAB consente dal 2012 di ricorrere alla Goal-line Technology (GLT) e la FIFA si è subito allineata con la circolare 1315 del 3 agosto 2012 e con il successivo Quality Programme for GLT, che raccoglie e disciplina i limiti e parametri cui ogni Federazione deve attenersi.
Come è noto, in questa direzione è presto andata la Premier League, che nell’aprile 2013 ha adottato la cosiddetta GLT “Hawk-Eye” (occhio di falco), già sperimentata con successo dalla FIFA durante i Mondiali 2014.
Credevo prima, e continuo oggi sempre più fermamente a credere che un intervento nello stesso senso anche da parte della FIGC non sia più differibile: è indispensabile per aiutare i direttori di gara nella valutazione di episodi determinanti e per evitare che un errore umano agevolmente evitabile vanifichi il grande lavoro che sta dietro l’organizzazione di una competizione importante come il Campionato di Serie A.
In attesa di tuo riscontro, che confido positivo, ti ringrazio dell’attenzione e ti saluto molto cordialmente”.