Accostato anche all’Inter, l’attaccante francese dell’Olympique Marsiglia, André Pierre Gignac, al centro di numerose voci di mercato, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, apre ad un futuro in Italia: “L’Inter è un’istituzione, Mancini un grande. Sarebbe una bella prospettiva. – spiega Gignac – Dell’Italia ammiro la cultura tattica. E poi ho giocato a ‘Marassi‘ contro la Sampdoria, in amichevole nell’agosto 2013, e ho pure segnato: un tifo stupendo. Valuterò ogni proposta con attenzione e l’esigenza trasmessami dagli insegnamenti di Bielsa. Mi considero generoso, come lo era il mio idolo van Nistelrooy. Lavoro per la squadra. Mi sento più maturo e meglio di quando finii miglior marcatore nel 2009 con il Tolosa. Da piccolo sognavo di diventare professionista e giocare a Marsiglia, ma ormai penso che a fine stagione andrò via, anche se voglio vedere che farà Bielsa. Cerco nuove sfide, di alto profilo”.
SU BIELSA – “Ha rivoluzionato tutto: strutture, mentalità, allenamenti, restituendoci fiducia. E poi tutta la squadra aveva sete di rivincita. C’è vera vita di gruppo: pranziamo insieme, abbiamo le nostre stanze per la siesta. Ogni allenamento è preceduto da una spiegazione teorica. Gli allenamenti sono intensi, ma illuminanti tatticamente, tecnicamente. E poi tanti video: una o due sedute al giorno. A volte ce li danno da studiare in stanza, su chiavette usb. Bielsa sa tutto, al dettaglio. In allenamento facciamo decine di esercizi diversi. Ho sbirciato le sue schede: ce ne sono a centinaia. E tutti tratti dalle partite che analizza. Ci insegna calcio vivo, reale”.
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SU POGBA – “Alla Juventus non si scherza. Paul è un ragazzo con la testa a posto e i piedi fatati. Ha tutto per diventare uno dei migliori al mondo. Giusto che sia nei 23 del Pallone d’oro”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com