SAMPDORIA OKAKA – La Sampdoria si coccola il suo nuovo talento. Stefano Okaka è finalmente sbocciato dopo anni di gavetta spesi in diverse squadre con risultati più o meno brillanti: dagli esordi con la Roma alle esperienze con Modena, Brescia, Fulham, Bari, Parma e Spezia. Una carriera già piuttosto folta considerando che l’attaccante in questione ha 25 anni. Con Mihajlovic alla guida dei blucerchiati, Okaka è esploso del tutto diventando un attaccante sì con ancora ampi margini di miglioramento ma in grado di fare la differenza con movimenti utili alla squadra, assist preziosi e gol decisivi. Non è un caso che diversi club abbiano messo gli occhi su di lui, a cominciare dal Milan che, dopo aver visto da vicino questo possente giocatore nel recente 2-2 di Marassi, avrebbe speso più di una parola di apprezzamento nei suoi confronti. Il patron della Samp è però subito stato chiaro: ‘Okaka è mio e guai a chi me lo tocca‘. Semplice frase di rito o verità? Nell’attesa di capirlo meglio, le indiscrezioni di calciomercato parlavano di un eventuale scambio fra Diavolo e blucerchiati di Pazzini per Okaka. Per adesso, Ferrero a parte, tutto tace.
Intanto Okaka ha rilasciato dichiarazioni importanti in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcuni passaggi: “Mi sento totalmente italiano. A maggio e poi venti giorni prima della chiamata di Conte ho rifiutato la proposta di giocare per la Nigeria. Non lo sentivo naturale, anche se un giorno vorrei andare a visitare Lagos, dove sono nati i miei. Se fossi stato bianco – continua l’attaccante della Sampdoria – sarei più considerato di quello che sono: un nero deve sempre dare qualcosa di più. A Cittadella, quando andavo a scuola mi prendevano in giro per il mio secondo cognome, Chuka. Non li picchiavo perché si sarebbero fatti male, ma ci soffrivo. Poi quando andai a Roma e tutti a chiedermi l’amicizia su Facebook. Ma col cavolo, per me erano morti. Donadoni? Cassano era l’unico che credeva in me e mi proteggeva perché poteva permetterselo. Mi diceva sempre ‘l’acqua che sta in cielo prima o poi scende, e scende forte. A Parma Donadoni e Leonardi mi vollero, poi mi mandarono a La Spezia, inspiegabilmente. Poi torno e mi fanno allenare a parte da solo. Ora li ringrazio perché altrimenti non sarei alla Samp, però a quei tempi ero arrivato a dirmi che il calcio non era la mia strada. Com’è Okaka fuori dal campo? Sono un bonaccione, ma sul terreno di gioco mi trasformo. Per 90 minuti odio tutti i miei avversari allo stesso modo anche se non ci litigo, non sono il tipo. Con gli arbitri è un’altra cosa: ci discuto in continuazione, li contesto. Lo ammetto, io Okaka non lo vorrei arbitrare mai”
La redazione di calciomercatonews.com
L'esonero in serie A è saltato: non ci sono gli estremi e non se ne…
Arrivano pessime notizie per il calciomercato bianconero, adesso la firma sul contratto biennale può davvero…
Il 2025 potrebbe essere l'anno di alcuni clamorosi colpi a zero: tra questi c'è anche…
Anche affari di calciomercato da parte di Zlatan Ibrahimovic che ha dato al Milan un…
Momento non semplice per Federico Chiesa che sta facendo fatica ad imporsi a Liverpool per…
Le squadre di Serie A non sono mai ferme sul tema mercato e provano sempre…