Manca soltanto un giorno al derby della Madonnina. Inter e Milan sono in ritiro per preparare gli ultimi dettagli in vista di un match che, è risaputo, non è mai come tutti gli altri. Una eventuale vittoria nella stracittadina regalerebbe alla vincitrice la carica emotiva capace di far superare qualsiasi ostacolo. Per capire che aria tira nella capitale meneghina, abbiamo intervistato – in esclusiva per Calciomercatonews.com – Fabrizio Biasin, responsabile della redazione sportiva del quotidiano Libero.
– E’ un derby che conserva lo stesso fascino di sempre, nonostante la posizione in classifica non invidiabile di Inter e Milan?
“Assolutamente si. Certo, dieci anni fa Milano era la capitale del calcio, mentre ora siamo soltanto in periferia, però resta ancora una partita molto affascinante, complice una serie di situazioni. Anzi, ti dirò, è davvero un derby molto atteso, quantomeno dalle tifoserie di Inter e Milan”
– Inevitabile l’esonero di Mazzarri? Cosa cambia con l’arrivo di Mancini sulla panchina dell’Inter?
“Sicuramente l’esonero di Walter Mazzarri non risolve tutti i problemi in casa Inter, ma era necessario. Si era arrivati ad un punto in cui non si poteva far finta di niente. Con Mancini vedremo un’Inter diversa soprattutto dal punto di vista tattico, ma anche dal punto di vista della consapevolezza di quello che può fare questa squadra. Mancini è un allenatore da Inter, perché all’Inter c’è stato ed ha vinto molto. Con Mazzarri quest’alchimia non s’è mai creata. Un pregio di Mancini è sicuramente quello di riuscire ad ottenere dalla società ciò che vuole: non pretenderà un mercato folle, ma intelligente. E la società saprà accontentarlo”
– Diversi nomi in lizza per il ruolo di vice: chi vedi favorito?
“Credo che il nome sia soltanto nella testa di Roberto Mancini. Ha incassato il “no” di Adani e al momento, come ha ricordato anche lui oggi in conferenza, sta sondando altre piste. Credo che alla fine si terrà vicino uno cresciuto calcisticamente con lui, magari un ex sampdoriano”
– In casa Milan, invece, Inzaghi sembra intenzionato ad affidare a Torres, con Menez a supporto, le chiavi dell’attacco: credi che lo spagnolo potrà essere all’altezzo del compito?
“Fino ad ora ha fatto molto male. Diciamo che è passata la linea presidenziale, ma credo sia davvero una decisione di Inzaghi quella di puntare sulla prima punta perché si ragiona come all’Inter con Palacio: giocatori di questa importanza prima o poi si devono sbloccare. E il mister rossonero pensa e spera che domani possa essere il giorno giusto”
– Su chi punteresti?
“Molto banalmente dico Mateo Kovacic da una parte, anche se penso che Guarin possa essere il calciatore più importante, e Stephan El Shaarawy dall’altra, semplicemente perché sta migliorando rispetto a quello che ha fatto vedere all’inizio della stagione”
– Dove possono arrivare queste due squadre?
“Purtroppo non lontanissimo. I primi due posti e mezzo sono già andati, Juventus e Roma sono due garanzie, mentre il Napoli nelle ultime cinque/sei partite è cresciuto molto e sta dimostrando di avere qualcosa in più rispetto alle altre. Questo significa che Inter e Milan se fanno benissimo da qui a Natale possono inserirsi nella corsa al terzo posto, sperando che il Napoli non vada alla velocità alla quale sta andando in questo momento, altrimenti diventa molto difficile”.
Daniele Vitiello – Calciomercatonews.com
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