Christian Vieri è tornato a parlare alla stampa dopo tanto tempo. Lo ha fatto alla Gazzetta dello Sport in cui ha raccontato la fine del rapporto con l’Inter: “Mi sono ammazzato per quella maglia, ho dato tutto, ho amato l’Inter e ogni giorno mi sentivo con il presidente Moratti con il quale avevo un rapporto importante. Che delusione sapere che mi pedinavano e intercettavano, sono stato trattato come un mafioso. Ma non odio l’Inter, non posso, ho provato emozioni come da nessun’altra parte, i tifosi mi vedevano come un simbolo. E che rimpianto la semifinale di Champions League dove non ho giocato per un banale infortunio, sia Materazzi che Carew mi sono caduti addosso. Eravamo maturi per vincere la Coppa“.
Samuele Roccati