Tanti i giocatori italiani impegnati in giro per il mondo, finalmente c’è gioia per Cerci. Di Matteo perde la prima gara da quando è alla guida dello Schalke 04, mentre il Southampton di Pellè continua a volare alto. Cesare Prandelli continua a vedere nero, ancora una pesante sconfitta per il suo Galasaray. Periodaccio anche per Gattuso, che prima rassegna le dimissioni dall’Ofi Creta e poi torna sulle sue passi su richiesta dei tifosi. Ringhio sa farsi amare, ma la situazione resta complicata. Non solo Materazzi e Del Piero, in India c’è anche il Pune di mister Colomba e del terzetto italiano Berardi, Magliocchetti e Cirillo: vittoria due a zero. Andiamo a vedere nel dettaglio il rendimento dei nostri ragazzi.
Balotelli – Caro Mario, così non va. Problemi che verosimilmente travalicano il rettangolo verde, la stampa britannica con lui trova sempre materiale fresco e sottolinea come l’attaccante abbia cambiato tre acconciature al fronte di un misero gollettino. Fa lavorare più i barbieri dei portieri. Yitolare con il Real Madrid in Champions, male lui e tutto il Liverpool, non riesce a far male contro l’Hull City. Questo 0-0 l’anno scorso forse sarebbe stato tramutato in un altro risultato da Suarez. Luis però è a Barcellona, Luis Enrique non vedeva l’ora di farlo esordire, a Liverpool c’è un calciatore che non potrà vivere in eterno di promesse. Forza Mario!
Pellè – Il Southampton va forte, anzi fortissimo, la vittoria di misura dello Stoke va a rendere ancora più cospicuia la striscia positiva dei Saints. Siamo a quota sei successi di fila. Koeaman ha massima fiducia nei confronti di Graziano, titolare anche nell’ultimo turno, stavolta sulla sua strada c’è il palo. Poco male perché il Southampton va alla grande. Pellè c’è.
Mannone – Gara da titolare anche per lui, solo che i suoi biancorossi non sono assatanati come i Saints. Il Sunderland perde contro l’Arsenal (ex squadra di Mannone), non è uno scandalo e i punti salvezza non devono arrivare da queste gare. La classifica però piange e per il portiere italiano si prospettano tempi duri. Il carattere non gli manca.
Santon – Sempre rotto, il suo Newcastle ottiene una vittoria scacciacrisi contro il Tottenham. Rimonta clamorosa dopo lo svantaggio iniziale e Pardew tira un sospiro di sollievo.
Immobile – Non ci sono solo bei momenti, soprattutto nella carriera di un attaccante, Ciro Immobile trasferendosi al Borussia Dortmund ha accettato una sfida difficile ma ha i mezzi per venir fuori dal periodo buio. La concorrenza è tanta, Klopp ha a sua disposizione attaccanti di vario tipo da utilizzare a seconda delle situazioni, stavolta in panchina finisce proprio il partenopeo. Seduto contro l’Anderlecht in Champions, Jurgen lo fa alzare al minuto 77 contro l’Hannover. L’ingresso di Immobile non è bastato a evitare la sconfitta e ora per il Bvb è crisi. Il gioiellino di Klopp non luccica più e quest’annata potrebbe rivelarsi deleteria per lo sviluppo di Ciro, chiamato a diventare un campione. Conte crede in lui e in nazionale non c’è una concorrenza così agguerrita, avrà modo di rifarsi in azzurro.
Donati – Ciro piange, ride invece Giulio Donati, protagonista assoluto contro lo Zenit in Champions League. A coronamento di una prestazione di altissimo profilo, pure un bel gol. In campionato si trova davanti lo Schalke 04 e contribuisce al primo dispiacere tedesco per Di Matteo. Titolare anche in questa occasione, Donati si sta facendo valere e ora che ha trovato la giusta continuità le cose possono solo migliorare. Bravo.
Caldirola – Il Werder ha serissimi problemi, il tecnico Dutt ha salutato e contro il Colonia è arrivata l’ennesima sconfitta. Che tristezza vedere una squadra di tale blasone a secco di vittorie, ultimo posto con la miseria di quattro punticini. Caldirola però ha motivi per essere soddisfatto, finalmente una gara da titolare. In bocca al lupo a lui e al Werder.
Sirigu – Giornate serene per il portierone, Apoel e Bordeaux non lo impensieriscono. Pochi i pericoli dalle sue parti e lui se la cava con personalità in netta crescita. Gli manca ancora qualcosa per trasmettere la giusta serenità alla retroguardia ma ci sta lavorando e i risultati si vedono.
Verratti – Periodo non esaltante per il regista italiano, mai come in questo momento a caccia della zolla giusta per inventare calcio. Come sa fare. In nazionale Conte gli richiede un lavoro diverso, in Ligue 1 viene sostituito da Cabaye a mezz’ora dal termine. Segno che le gambe non girano come dovrebbero. Lui deve stare calmo senza farsi girare altro. E’ il più grande talento espresso dal calcio italiano negli ultimi anni, per ottenere la consacrazione serve pazienza.
Raggi – Al cospetto del Benfica lo scorso anno la Juventus ha avuto seri problemi, giocandosi una Europa League che sembrava già conquistata, Raggi è riuscito a respingere gli assalti avversari senza problemi mercoledì. Il difensore italiano si conferma perno del Monaco, dimostrando che il suo utilizzo non era semplicemente un feticcio di Ranieri, anche Jardim ne riconosce l’utilità. Non sarà un nome scintillante, ma i monegaschi su di lui possono sempre contare e lui li ripaga con prestazioni di livello, come contro il Bastia in campionato. Pari a reti bianche in Europa, vittoria 3-1 in Ligue 1. Una garanzia.
Cerci – Finalmente il primo gol, è arrivato in Champions contro il Malmoe. Una rete che sblocca l’ex Torino, che è entrato nell’ultima mezz’ora in occasione del match di campionato con il Getafe. Un’altra vittoria, all’Atletico servono punti per riavvicinarsi alla vetta. Sfortuna per Cerci quella di non essere arrivato lo scorso anno da queste parti.
Piovaccari – Un passo indietro per l’attaccante italiano. Contr il Granadagioca poco e si mette in luce solo per un paio di buone occasioni buttate al vento. L’Eibar fa un punticino contro il Granada, la classifica dell’Eibar non è malvagia ma nelle ultime gare si è registrata una netta involuzione. La salvezza non sarà facile.
Cristante – Niente Champions e panchina in campionato. E’ di certo un gran talento ma in casa Benfica ci sono non pochi dubbi sui suoi conti.
Di Vaio – Signore e signori, cala il sipario. Marco Di Vaio appende gli scarpini al chiodo tra gli applausi, a Montreal lo amano e prima dell’incontro gli è stato regalato un dipinto che lo ritrae durante la sua caratteristica esultanza. Giusto riconoscimento per un giocatore che dalle nostre parti avrebbe potuto anche raccogliere di più. Marco ripaga il pubblico canadese con l’ennesimo gol, pari contro il DC UNited. La regular season di Major League Soccers si chiude qui. E pure la carriera di Di Vaio. Applausi.
Gilardino – Il Guangzhou viene battuto in casa dal Beijing Guoan. Match iniziato dal centravanti, in campo fino al termine del primo tempo. Il Gila non è riuscito a pungere la difesa capitolina e la squadra allenata da Lippi vede il proprio vantaggio sui diretti inseguitori assottigliarsi a tre lunghezze.
Diamanti – Novelli Mazzola e Rivera, Gilardino e Diamanti si danno il cambio anche in occasione dell’ultimo turno. Alino dentro per cambiare il ritmo a una gara complicata, Lippi ha giocato la sua solita carta, il Guangzhou Evergrande però resta in dieci per l’espulsione di Xiang e subisce il gol partita nel finale. Non è il caso comunque di disperare.
Del Piero – Alex vince il confronto con l’amico Materazzi, un secco 4-1 con il quale i Dynamos fanno propri i tre punti. Alex viene sostituito nel finale.
Materazzi – Player-manager, come usava in Inghilterra qualche anno fa, il Chennaiyin di Matrix incassa una pesante sconfitta sabato.
Paolo Bardelli – calciomercatonews.com
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