ROMA FLORENZI – In questo inizio di stagione, tranne lo scivolone contro il Bayern Monaco, si può dire che nella Roma tutto giri alla perfezione. I giocatori stanno rendendo il massimo sotto la guida attenta di Rudi Garcia e Alessandro Florenzi è uno dei protagonisti di questo scorcio di campionato. Il giocatore ha parlato di svariati argomenti a Roma TV: ‘L’esordio in Serie A? È il sogno che si avvera, venivo dalle trafile delle giovanili, si vede anche Bruno Conti che applaude. Il primo campionato vinto? C’è soprattutto quella persona lì, il dottor Vincenzo Izzo, che voglio ringraziare. La foto parla da sola. Avevamo giocatori forti, nessuno ci dava per vincitori. Il Crotone? Fu un anno speciale, venivo dal settore giovanile della Roma, ho iniziato a fare i primi passi da professionista e da uomo e non è stato facile. La mia famiglia mi ha seguito anche lì. Zeman? È il maestro, è colui che mi ha dato fiducia, lo devo solo ringraziare e tanto. Primo gol in Serie A? A San Siro, campo che mi porta fortuna, ho sfruttato una bella giocata di Francesco Totti. Fummo bravi. Totti? È unico, è il capitano, è sopra a tutti ma la sua umiltà lo porta ad essere come gli altri’.
‘DE ROSSI? UN ALTRO CAPITANO IN CAMPO. GARCIA PERSONA VERA’
Florenzi continua a raccontare vari avvenimenti della sua carriera con la maglia della Roma: ‘Il gol contro il Genoa? Sono stato istintivo e fortunato, è stato un bellissimo gesto, un gol liberatorio per me. La finale dell’Europeo Under 21? Ci hanno battuto meritatamente 4-2, arrivammo gasati dopo la vittoria contro l’Olanda. Ma non possiamo rimproverarci nulla, né noi né mister Mangia. Il gruppo non deve rammaricarsi di nulla, eravamo forti. Il primo gol in Nazionale? Grande assist di Insigne, è stata una grande gioia, c’erano mia madre e mio padre sugli spalti, dedicai a loro il gol. De Rossi? È come se fosse un altro capitano in campo, mi ha educato al di fuori e dentro il pallone, è una grande persona, lui e la sua famiglia, mi ha dato tanto. È un ragazzo unico, per me è un orgoglio giocare con due mostri sacri come lui e Totti. Il mio numero di maglia? Il 24 è un mio numero fortunato. Garcia? Persona vera, bellissimo rapporto, dice le cose come sono. Gestisce il gruppo ottimamente, ci ha fatto rialzare dicendoci che la partita di Coppa Italia era finita e solo con i risultati potevamo riportare la gente a supportarci e allo stadio. Decima vittoria contro il Chievo? Abbiamo fatto benissimo l’anno scorso, quest’anno cercheremo di dare battaglia alla Juventus. Florenzi portiere? Stavo tentando di parare un rigore a Pallotta. Le persone che fanno il bene della Roma sono ben accette. La Curva Sud? Sono veramente dei grandi, si fanno sentire tutta la partita qualsiasi cosa succeda”.
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