Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha parlato all’assemblea dei soci, in corso nelle sale dello Juventus Stadium: “L’area sportiva ha basi solide, costituite, in primis, da Massimiliano Allegri, un tecnico che ha già dimostrato di saper vincere. La Juventus è tra le prime dieci società calcistiche al mondo ma le grandi d’Europa ci hanno distanziato notevolmente, colpa di un calcio in declino, di un limite strutturale del nostro calcio. Tuttavia la nostra società ha fatto registrare un fatturato sopra i 300 milioni e il ritorno dopo 4 anni all’utile operativo completa il turnaround”.
“All’estero i ricavi da stadio sono il doppio. Ma anche sostenibilità del business, risultati sportivi, stadi e ranking UEFA. Negli ultimi dieci anni il calcio italiano è scomparso dagli schermi internazionali. Il Liverpool, per fare un esempio, ha un main sponsor che non opera in Europa, solo in Asia, Africa e Medio Oriente e questo dimostra il forte traino del marchio Premier League, frutto di un lavoro iniziato quindici anni fa. La conquista di nuove partnership ci permetteranno di ampliare i ricavi ma sarà necessario andare di pari passo con la crescita della Serie A”.
Sulla Serie A: “La governance del calcio italiano ha mostrato tutti i suoi limiti l’estate scorsa. Ha dato un’immagine di sé vecchia e senza possibilità di conquista; Una sconfitta per tanti e una vittoria per alcuni abili e disinvolti personaggi, il cui consenso nasce in un tempo lontano. Anche la UEFA ci guarda con circospezione. Il calcio è passione e va riportato al centro del nostro comparto, la revisione delle rose è sacrosanta ma deve essere rafforzata dalla seconde squadre e da leggi sull’immigrazione. Non è coraggio ma gestione e programmazione, garantita dal passaggio dei giovani alle prime squadre. I ricavi televisivi devono garantire più equità e stabilità anche alle retrocesse. La Serie A deve tornare ad essere un punto di riferimento”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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