Era stata un’estate fantastica per Lukas Podolski: prima la convocazione di Joachim Loew per il mondiale brasiliano con quel numero 10 sempre cucito sulle spalle, poi proprio la vittoria della Coppa del Mondo con la sua Germania ed infine le meritate vacanze. Difficile chiedere di meglio, onestamente. Purtroppo però, l’arrivo di agosto, ed il conseguente ritorno all’Arsenal, hanno un po’ scombussolato gli animi dell’attaccante di origine polacca. L’esclusione costante dai titolari, la voglia di sfruttare la finestra di calciomercato per lasciare Londra e misurarsi con una nuova esperienza, l’infortunio di Giroud e la conseguente mossa del club, decisa a rifiutare ogni tipo di offerta giunta in sede. Podolski sapeva perfettamente di essere un comprimario della squadra allenata da Arsene Wenger, avvertendo inoltre quella sensazione di essere come legato a forza ai Gunners da un contratto che non gli avrebbe permesso di avere continuità in campo. Come vivere questo momento? In attesa, certamente, di una sistemazione migliore, di un domani calcisticamente più sorridente. Gennaio è il domani di Podolski. Il calciatore spera con tutte le forza di muoversi nella prossima sessione di scambi.
Le voci di qualche giorno fa, nonostante molto recenti, sono già assolutamente acqua passata: l’interessamento del Tottenham per il cartellino del 9 dell’Arsenal, difficilmente sfocerà in una vera e propria trattativa tra le parti proprio per la rivalità tra le due compagini londinesi. Il calciatore inoltre su Twitter aveva rassicurato i tifosi in merito a questa possibile trade: “E’ più facile che l’inferno si ghiacci piuttosto che io giochi nel Tottenham. Gunner per sempre, mai tradire il proprio club”. Attenzione però: Podolski non ha affatto parlato di voglia di restare all’Arsenal. No deciso agli Spurs ma, da quello che si può facilmente leggere tra le linee, conoscendo anche un minimo la situazione di Podolski, è un sì convinto alla cessione. A questo punto entra così in gioco l‘Inter, rimasta incompleta a fine mercato estivo senza un’ulteriore punta in organico. L’idea c’era già stata a fine mercato: adesso potrebbe diventare molto di più.
L’unico impedimento all’arrivo in nerazzurro di Podolski, perché effettivamente a guardarla dall’esterno pare una trattativa abbastanza facile da portare avanti, sembrerebbe essere quella legata al fattore economico dell’operazione: l’Arsenal, 2 anni fa, lo pagò 12 milioni di euro per averlo a titolo definitivo, e di certo non andrà a svendere l’ex calciatore di Colonia e Bayern. Il vero problema è però legato all’ingaggio del giocatore, vicino ai 7 milioni di euro annui. Cosa vorrebbe dire ciò? Che in caso di prestito l‘Inter dovrebbe pagare 3.5 milioni di euro d’ingaggio per i restanti sei mesi della stagione corrente. Cifra questa a dir poco improponibile. In caso invece di acquisizione a titolo definitivo, dopo aver trovato un accordo con l’Arsenal, servirebbe chiedere uno sforzo al calciatore, che dovrebbe abbassare le sue pretese a 3.5 milioni di euro a stagione. Se infatti non dovessero variare le condizioni economiche dell’intero affare, l’operazione diventerebbe davvero complicata. Attenzione però: mai sottovalutare la voglia di un calciatore di rimettersi in gioco. Meglio guadagnare tantissimo e non giocare o meglio percepire un po’ meno ma avere più possibilità di scendere in campo? Sono tutte riflessioni che andranno fatte nelle prossime settimane. Intanto, una cosa è chiara: l’interesse c’è. Adesso è ora di capire se può diventare qualcosa di più.
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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