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ESCLUSIVA – Italia, Bizzotto: ‘Under 21, tanti talenti da consigliare a Conte. I grandi? Il peggiore è stato…’

La vittoria dell’Under 21 nel match contro i pari età della Slovacchia ha regalato agli azzurrini l’accesso agli Europei di categoria ed ha concluso di fatto la parentesi di questi giorni legata agli impegni delle nostre Nazionali. Per fare il punto sulla prestazione dei ragazzi di mister Di Biagio e su quella degli uomini di Antonio Conte contro Malta, abbiamo contattato in esclusiva per Calciomercatonews.com Stefano Bizzotto, volto noto di RaiSport, da diversi anni impegnato nel racconto delle gare degli azzurri: “La qualificazione dell’Under 21? Quando vai sul 2-0 con un uomo in più consideri la pratica già archiviata e stacchi la spina. I nostri avversari hanno comunque continuato a giocare a calcio, hanno riaperto la partita ed è un peccato perché questa è una qualificazione che porterà con sé l’ombra dell’episodio che poteva portare la Slovacchia in parità”.

C’è qualcuno fra gli azzurrini che consiglieresti ad Antonio Conte?
“Rugani era già nel gruppo, poi c’è stato l’infortunio di Romagnoli ed è tornato nell’Under. Magari, non so fino a che punto, i centrocampisti, mentre in avanti Berardi è un po’ un cavallo matto ma vede bene la porta e Bernardeschi ha dei colpi fantastici, come l’assist a Torino per il gol di Babacar o il gol proprio contro la Slovacchia. Se tutto è stato calcolato, questo è un grande gol, messo a segno da un grande giocatore. Così come lo stesso Belotti. Mi piace molto anche Bardi, ma alle spalle di Buffon, fra Sirigu e Perin siamo abbondantemente coperti. L’Europeo Under21 si dipana nell’arco di due anni: il primo è quello della semina, mentre il secondo è quello del raccolto e in quel momento si prenderanno in considerazione i ragazzi più avanti nel percorso di maturazione”.

Facendo un passo indietro, che partita è stata quella della Nazionale maggiore?
“I limiti, come ha detto anche Conte, sono anche di talento. Questa è una squadra che pochi mesi fa ha fatto una pessima figura al Mondiale e da allora non sono cambiati tanti calciatori, per cui bisogna rimboccarsi le maniche. Le difficoltà le abbiamo incontrate come squadre chiuse, così come molte big europee. Facendo il giro dell’Europa, non so chi ha fatto percorso netto sul piano del gioco fino a questo momento. Tre vittorie su tre le ha fatte l’Inghilterra e la Slovacchia, mentre squadre come Germania, Olanda e Spagna hanno perso punti per strada perché stanno vivendo un momento un po’ difficile. E’ un Europeo che per come è strutturato ti permette di non giocare alla morte, visto che passano le prime due. L’Italia è fra quelle un po’ in difficoltà, ma non possiamo dimenticare quanto di buono ha fatto la nostra Nazionale contro Olanda e Norvegia. Il vero banco di prova sarà la Croazia che ha stritolato l’Azerbaigian, squadra contro la quale noi abbiamo fatto fatica, ed ha un ottimo organico, è riuscita benissimo a far a meno anche di Mandzukic”.

Anche Marco Verratti fra coloro che ieri sono parsi in difficoltà per grossa parte del match: è ancora presto per raccogliere l’eredità di Andrea Pirlo?
“La cosa preoccupante è che all’inizio aveva Schembri che lo seguiva un po’ come aveva fatto Dadashov con Pirlo a Palermo, ma con l’espulsione di Milfsud, Schembri è diventato il terminale offensivo di Malta, per cui Verratti ha avuto molta libertà ma non l’ha sfruttata. Nel dopo partita, alla mia domanda, ha ammesso di non aver trovato la chiave della partita strada facendo. Deve stare attento Verratti perché Conte confida molto in Pirlo, ma anche in De Rossi che più di tutti gli permette una certa metamorfosi tattica. Temo che Verratti sia la terza scelta in quel ruolo e ieri ha perso una grande occasione, ma lui a differenza di molti fa la Champions League e non è cosa da poco. Ad ogni modo, sono un grande estimatore di Antonio Candreva ed è stata una ferita vedere la partita di ieri. Per me è lui il calciatore che è mancato più di tutti. E’ nel pieno della sua carriera e da lui ieri ci si aspettava un cambio di marcia, la svolta nei momenti difficili, invece ha fatto veramente poco. Anche la traversa presa è stata un tiro svirgolato fondamentalmente.

Bene in avanti Pellè: lo vedremo ai prossimi Europei a contendersi una maglia con Immobile e Zaza?
“Pellè benissimo il primo tempo, al di là di ogni più rosea previsione. Poi è calato, ma in un contesto dove tutta la squadra è calata, per cui non c’è molto da preoccuparsi. Può essere un ottimo innesto per la Nazionale, ma non so fino a che punto può essere Pellè-Immobile la coppia ideale: per come ha giocato Giovinco, anche se Pellè non era più in campo, l’impressione è che l’attaccante del Southampton possa trovarsi meglio con uno come lui, che non dà punti di riferimento e parte da lontano. Se un giorno tornerà Giuseppe Rossi, sarà intrigante la prospettiva di una coppia d’attacco formata da Pellè e lo stesso Rossi”. 

Continua ad aleggiare sulla Nazionale il fantasma di Mario Balotelli: ci sarà una chance anche per lui?
“Pellè ha giocato nel ruolo che dovrebbe essere di Balotelli, per cui quella di ieri per Mario non è stata una serata positiva, visto che il calcio italiano ha scoperto un nuovo attaccante. Credo che sia inevitabile che Conte lo chiami in futuro, non so se già nella partita di Novembre, ma lui ora deve lavorare per trovare spazio in Premier League e non è facile. Non avrà tante opportunità, per cui dovrà sfruttare lo spazio che Antonio Conte gli concederà”.

Antonio Conte sta costruendo la sua Nazionale sul 3-5-2 con il quale ha vinto molto in Italia, non altrettanto in Europa. Sei d’accordo sulla scelta tattica del mister?
“Per il momento andremo avanti con il 3-5-2 e mi auguro che prima o poi torni a disposizione Barzagli che questo modulo lo sa fare bene e che insieme a Chiellini e Bonucci potrebbe essere l’interprete titolare della nuova Nazionale di Antonio Conte. Il problema è che il tecnico non ha a disposizione gli stessi valori tecnici che aveva alla Juventus, sia sugli esterni che a centrocampo, ma sta provando ad impiantare gli stessi meccanismi. Contro Olanda e Norvegia i segnali sono stati buoni”.

Daniele Vitiello – Calciomercatonews.com

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