Milan, Inzaghi si racconta: ‘Dobbiamo tornare in Europa, quella è casa nostra’

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Sono passati tre mesi dall’inizio della sua avventura sulla panchina del Milan e Pippo Inzaghi ha deciso di raccontarsi in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il tecnico del Milan parla dei nuovi acquisti rossoneri arrivati dal mercato e degli obiettivi della sua squadra.

INZAGHI E IL MILAN: ECCO I SUOI OBIETTIVI

Pippo Inzaghi, dopo aver fatto sognare i tifosi rossoneri da calciatori, spera di fare lo stesso da allenatore. Il suo racconto inizia dal 31 maggio, giorno in cui il presidente Berlusconi decise di puntare su di lui: “Era il 31 maggio. Quella sera le parole del presidente mi emozionarono moltissimo. Bellissimo!”.

Ecco com’è l’Inzaghi allenatore: “Anche quando allenavo Allievi e Primavera non dormivo molto. Fare il giocatore era più semplice. A dirla tutta, a me è spiaciuto smettere di giocare eh… Ora cerco di trasmettere la passione, di essere giusto, di mettere il gruppo davanti al singolo. Non farò mai una scelta per simpatia. Io vorrei una squadra equilibrata che prenda pochi gol, però poi a me piace un calcio offensivo. Devo essere bravo a mettere Torres, Menez e Pazzini nelle condizioni ideali per rendere al meglio”.

Un cenno ai tre uomini del momento, Menez, Honda ed El Shaarawy: “Su Honda avevo sentito commenti negativi, ma si è meritato la mia stima. Con Menez ho parlato e in un minuto ho capito che voleva venire al Milan per riconquistare stima e nazionale. El Shaarawy? Il 4-3-3 l’ho scelto per lui. Lo metterei sempre in campo, ma devo pensare al bene del Milan”.

Inzaghi fa un primo bilancio: “Sono stati giorni belli, emozionanti, intensi. Faccio un lavoro meraviglioso in una società che mi ha dato tanto e che amo. Ho trovato un gruppo sano che lavora con grande impegno. Presto crescerà anche l’autostima dei ragazzi, ci vuole tempo. Sono orgoglioso: non molliamo mai. Ci batte chi è più forte, non chi ha più voglia di vincere. Un errore? Magari il programma delle amichevoli estive”.

Inevitabile parlare del rapporto con i tifosi: “Il legame coi tifosi è speciale, ma va conquistato ogni partita con l’atteggiamento giusto. E C’è grandissima unità di intenti tra me, Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani“.

Infine, Inzaghi fissa l’obiettivo: “Bilancio e calciomercato? Mi stimola sapere che la società vive un momento particolare e che io posso lavorare per aiutarla. E’ un Milan da Europa, perché il Milan non può stare fuori dall’Europa. Snobbare la Coppa Italia? Per quest’anno è la nostra Champions League. Vincere un trofeo è sempre importante, adesso ancora di più”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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