ESCLUSIVA SERIE A – La redazione di Calciomercatonews.com ha contattato in esclusiva Enrico Varriale, noto giornalista Rai, che ha parlato delle principali questioni seguite all’ultima giornata di campionato.
Juve-Roma, sono già passati due giorni ma ancora la partita continua a fare discutere. Sono giustificate tutte queste polemiche?
“Sicuramente la partita ha offerto diversi spunti, in quanto ci sono stati moltissimi episodi dubbi. Non si può dire se le polemiche sono o non sono giuste, ma va detto che anche a livello mediatico la partita e tutte le discussioni che sono seguite hanno creato molto scalpore ed interesse tra gli spettatori ed i tifosi. Onestamente al di là del primo rigore concesso alla Juventus, negli altri episodi le scelte arbitrali potevano essere condivisibili, ma è stata la gestione della gara da parte di Rocchi che è stata nettamente insufficiente”.
Lei crede che la prestazione negativa dell’arbitro abbia avuto delle conseguenze concrete sul risultato?
“Difficile dirlo. Sicuramente, al di là degli episodi, una gestione di questo tipo ha portato a tanto nervosismo in campo, ma questo aspetto può anche essere visto in modo opposto ovvero che la tanta carica agonistica delle due squadre, compresi gli animi caldi, abbiano influito sulla prestazione dell’arbitro. In ogni caso, la prova di Rocchi è stata insufficiente e non si può sapere come sarebbe finita la partita se ci fosse stato un arbitro con più polso. Va detto comunque che anche la Roma non è stata quella di Manchester: anche contro il City ai giallorossi era stato dato un rigore contro piuttosto discutibile, ma in quel caso i capitolini erano riusciti a controllare i propri nervi in modo ottimale, cosa che non sono riusciti a fare a Torino”.
Altra squadra al centro di una bufera è l’Inter ma questa volta il motivo non è riconducibile ad errori arbitrali. Dopo quella subita contro il Cagliari, è arrivata un’altra pesante sconfitta per mano della Fiorentina. Quali sono le cause di questo difficile momento?
“Mi voglio fidare di Mazzarri che sostiene che il problema è principalmente legato alla condizione fisica della squadra, non al meglio in questo periodo. Va detto comunque che, personalmente, continuo a vedere un team senza un’ identità marcata, cosa che prima dell’esperienza all’Inter notavo invece in ogni squadra allenata dal tecnico toscano. L’anno scorso la mancanza di un imprinting forte dell’allenatore poteva essere comprensibile, in quanto era il primo anno e c’era una situazione societaria particolare, ma al secondo anno la questione diventa certamente più preoccupante”.
Per una squadra che è in netta difficoltà, ce n’è un’altra che invece torna ad essere un po’ più serena. Dopo la vittoria di domenica sera si può parlare di momento difficile superato da parte del Napoli o è ancora troppo presto?
“Credo sia presto, contro il Torino nel Napoli si è rivista una maggiore verve in zona offensiva, anche a livello di singoli, escluso Higuain che però è un grande campione e sono sicuro che tornerà presto ai suoi livelli. In fase difensiva però sono emersi i soliti problemi sui quali bisogna ancora lavorare. Io credo che la prova del nove sia alla ripresa del campionato quando il Napoli giocherà a San Siro proprio contro l’Inter. Quello potrebbe essere un crocevia importante per entrambe”.
Sia la posizione di Benitez che quella di Mazzarri sembrano essere traballanti. Crede che Inter-Napoli possa avere delle conseguenze anche dal punto di vista delle panchine?
“Quello che rischia di più è sicuramente Mazzarri, che viene da due sconfitte e affronta questa importante partita in casa. Io onestamente trovo affrettata e incauta la scelta di mandare via un allentore dopo sole sette giornate, ma ormai siamo abituati a questo ed in caso di risultati negativi è sempre l’allenatore a farne le spese. Per cui credo che un ulteriore sconfitta potrebbe avere delle conseguenze in casa Inter”.
Enrico M. Andreani – www.calciomercatonews.com
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