JUVENTUS CHAMPIONS LEAGUE – La Juventus deve dimostrare a sé stessa di aver acquistato, finalmente, il dna europeo. Dopo tre stagioni di vittorie in Italia e l’ultimo sostanziale fallimento in campo internazionale, i bianconeri sono giunti al fatidico anno zero. O la va o la spacca. Questa volta la Vecchia Signora ha l’imperativo di superare il girone di Champions League per poi, a seconda dell’eventuale sorteggio di Nyon, giocarsi le sue carte negli ottavi di finale. Nel 2012-2013 Conte trascinò i suoi uomini fino ai quarti di finale dove la Juventus si dovette arrendere ai futuri campioni d’Europa del Bayern Monaco; andò piuttosto male la stagione scorsa quando il club italiano non riuscì a superare un girone tutto sommato agevole ad eccezione del Real Madrid. Adesso tocca ad Allegri l’arduo compito di trasformare la squadra più forte d’Italia in una corazzata temibile anche oltre i confini italici. Non c’è riuscito Conte, potrebbe farcela l’ex tecnico del Milan: ecco perché.
Superato il lungo digiuno di gol in campo europeo, Carlitos Tevez è pronto a prendere per mano la Juventus. Nella gara d’esordio contro il Malmoe, l’Apache si rese protagonista del match siglando una doppietta. L’argentino scalpita in vista della delicata trasferta in terra spagnola. Non ci sono più blocchi psicologici, la forma è eccellente: l’attaccante argentino è pronto a ruggire.
ATLETICO MADRID IN CRISI?
Incollare all’attuale situazione dell’Atletico Madrid l’etichetta di crisi appare forse azzardato. Sicuramente i Colchoneros non stanno rendendo quanto la passata stagione ma tutto sommato Simeone può ancora sperare in ampi margini di miglioramento. Semmai si può dire che i Rojoblancos stanno vivendo un momento di flessione. In ogni caso la Juventus deve e può approfittarne.
In pochi si aspettavano una Juventus così ordinata e quadrata dopo l’addio di Conte. Eppure Max Allegri è riuscito a rimpiazzare il salentino proponendo uno sviluppo ulteriore al già collaudato modulo lasciato in eredità ai bianconeri dall’attuale Ct della Nazionale italiana. Difesa di ferro, centrocampo elegante e attacco cinico. I nuovi volti, poi, si sono inseriti alla perfezione negli schemi juventini.
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