Una volta in Serie A giocavano i migliori giocatori al mondo. Ora il nostro campionato naviga in cattive acque con diversi calciatori che considerano il torneo italiano come un trampolino di lancio per mettersi in mostra verso le big spagnole ed inglesi. Negli ultimi anni la crisi economica che ha colpito il nostro Paese ha messo in ginocchio anche i club calcistici, costretti a vendere i pezzi migliori per mettere in pareggio il bilancio di fine anno. Andiamo a vedere nel dettagli i cinque punti che hanno portato il calo del nostro torneo.
1) Programmazione, stadi e merchandising
Il primo può essere riportato al fatto che gli altri campionati europei sono saliti di livello, grazie a programmazioni dettagliate, stadi di proprietà e un merchandising che ha aumentato l’attivo delle squadre, ma spesso ci siamo nascosti dietro la capacità dei nostri allenatori che con la tattica riuscivano a sopperire alle mancanze tecniche dei giocatori in campo.
2) Fuga di cervelli
Il secondo è riconducibile proprio all’addio di tali allenatori come Ancelotti, Capello, Lippi, Mancini e Spalletti che preferiscono confrontarsi con campionati di maggior livello.
3) Makienok è meglio di Belotti?
Il terzo motivo è il mercato messo in atto dai nostri club che spesso puntano ad affidarsi a campioni sul viale del tramonto o giocatori stranieri che spesso costano meno di quelli cresciuti nei nostri vivai, costretti così ad emigrare all’estero per cercare continuità dove trovano un’ottima predisposizione a dare spazio ai talenti emergenti. Quando le difficoltà della Serie A si sono fatte sempre più palesi c’è chi ha iniziato ad attaccare campionati come la Liga affermando che non è appassionante un torneo dove solo due squadre combattono per il titolo o pungendo Ligue 1 e Bundesliga puntando sul fatto che squadre come Psg e Bayern Monaco facciano il vuoto dietro di loro. L’inizio della stagione 2014/2015 però ci sta offrendo dati completamente diversi da questi e sempre più preoccupanti per il nostro calcio. Il Psg è secondo in classifica a meno 3 dal Marsiglia con 4 pareggi su sette gare, mentre il Bayern Monaco ha guadagnato la vetta del proprio campionato solo nella giornata di ieri battendo il neo promosso Paderborn che lo affiancava a quota otto punti. Nella Liga invece l’Atletico Madrid è stato capace di rompere l’egemonia di Real Madrid e Barcellona conquistando il titolo a maggio, mentre il Valencia ora condivide il primo posto con gli uomini di Luis Enrique.
4) Dietro a Roma e Juventus il vuoto
Il quarto motivo è un puro dato di classifica: il fatto che due squadre italiane siano a punteggio pieno dopo quattro giornate poi, è sintomo di come gli altri club non riescano a contrastare squadre come Juventus e Roma che in Europa negli ultimi anni o hanno fatto grande fatica o non hanno fatto parte delle competizioni continentali.
5) India batte Italia?
Il quinto motivo è che l’appeal della nostra Serie A ora rischia seriamente di essere superato da quello da campionati prima poco considerati, per esempio come quello indiano che può vantare tra le sue fila campioni del passato come Trezeguet, Del Piero, Pires e Materazzi, capaci di catalizzare l’interesse degli appassionati di questo sport.
C.G. – Calciomercatonews.com
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