MILAN TORRES – Fernando Torres è pronto per l’esordio ufficiale con la maglia del Milan. Domenica sera, al Tardini di Parma, lo spagnolo avrà grandi possibilità di partire titolare visto e considerato anche il recente problema alla caviglia di Stephan El Shaarawy. I piani iniziali prevedevano l’ingresso dell’ex attaccante del Chelsea a partita in corso, magari nel finale per sfruttare la velocità del giocatore in contropiede. Il risentimento del Faraone ha scombussolato i piani milanisti e Inzaghi ha quindi due alternative: o schierare Menez da falso nueve con Bonaventura e Honda sugli esterni, o appunto affidarsi all’esperienza del Niño dal primo minuto. La più probabile delle ipotesi appare proprio quest’ultima. Che debutto dobbiamo aspettarci da Torres? I test effettuati a Milanello parlano di un atleta in forma e le parole di Inzaghi confermano questa tesi: “Ha stabilito dei record nell’agilità e nello scatto come nessun giocatore del Milan aveva mai fatto. Sarà una risorsa in più”. Non siamo di fronte a un esordiente visto che lo spagnolo ha alle spalle un curriculum ammirevole ma l’esordio riserva sempre strani scherzi, incolla etichette azzardate o critiche ingiuste. E questo vale per tutti i giocatori.
Riavvolgiamo i nastri. Come si sono comportanti gli attaccanti del Milan nel giorno del loro esordio in Serie A con la casacca rossonera? C’è chi ha stupito, chi non ha mantenuto le attese e chi si è perso strada facendo. E allora via con i nomi più memorabili della recente storia rossonera. Van Basten segnò subito nella prima apparizione milanista nel lontano 1987: vittima designata il Pisa. Weah bagnò il suo debutto con una rete in casa del Padova (1995). Bierhoff regalò ai tifosi rossoneri una doppietta contro il Bologna nel 1998 mentre Shevchenko siglò il primo centro nel 1999 in quel di Lecce: entrambi andarono in gol all’esordio. Facendo un balzo in avanti, Ricardo Oliveira si presentò al pubblico milanista con un’incornata vincente in un Milan-Lazio 2-1 del 2006; il brasiliano, chiamato a raccogliere la pesante eredità di Shevchenko, non mantenne le promesse dopo il buon avvio. Due anni dopo fu la volta di Alexandre Pato. Il Papero rossonero incantò il mondo nel giorno del suo debutto a San Siro contro il Napoli: risultato finale 5-2 per il Milan con un gol proprio del brasiliano. Indimenticabile poi la storia di Alberto Paloschi. Il ragazzo, appena diciottenne e alla prima esperienza in Serie A, fu lanciato nella mischia da Ancelotti in un Milan-Siena del 2008 inchiodato sullo 0-0: dopo 18” (secondi) l’attuale punta del Chievo insaccò il gol che regalò la vittoria ai rossoneri. Siamo ai giorni nostri. Giampaolo Pazzini e Mario Balotelli nella stagione 2011/2012 andarono in gol nel loro day one: il Pazzo fu protagonista in Bologna-Milan 1-3, dove segnò una tripletta, mentre SuperMario regalò i 3 punti al Diavolo rifilando una doppietta all’Udinese. E Torres riuscirà a emulare i suoi predecessori rossoneri? La storia dello spagnolo parla chiaro: El Niño è sempre andato in gol all’esordio con ogni squadra in cui ha giocato: è successo con l’Atletico Madrid, con il Liverpool e con il Chelsea.
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