Subito dopo le votazioni per il nuovo presidente della Figc che hanno visto trionfare Carlo Tavecchio, il giornalista Mario Sconcerti, ha espresso la sua opinione: “Benvenuto a Tavecchio, perché giusto o sbagliato é il nuovo presidente. Non credo peró che cambi molto, perché ci saranno solo due anni di governo e tra due anni si vota e perché in federazione contano i diritti di veto. Mi pare che Tavecchio sia e resti solo un mezzo, il vero problema é il controllo della Lega e della Federazione, in sostanza la battaglia é per avere in mano il controllo del calcio. Ci sono stati importanti dubbi, ripeto una cosa é nascere l’altra é vivere, ora Tavecchio deve governare il calcio e va trovato un governo forte e mi pare difficile. Albertini contava nella misura in cui era utile al blocco che si opponeva a Tavecchio, si potrebbe dire che da una parte c’erano le maestranze e dall’altra parte c’erano gli imprenditori, i padroni. Questo perché la vera lotta é tra Lega e Federazione. Non dimentichiamoci che la serie A paga a tutto il resto del calcio 100 milioni di euro all’anno, tutte le altre leghe che hanno votato per lui sono state gratificate da questo tipo di mutualitá, se si possa continuare a basare una grande azienda sulla mutualità é il vero grande problema dei prossimi anni”.
“Se non ci fossero state le parole sulle banane forse ci sarebbe stata una campagna elettorale diversa, forse meno urlata ma che Tavecchio sia un grosso punto interrogativo sulla gestione del calcio per il fatto che da 15 anni é presidente della lega dilettanti ma non c’entra nulla con il mondo del calcio professionistico, lui ha fatto cose completamente diverse non da certezze che sia idoneo a fare il presidente della Federazione.
Tavecchio cercherá di cambiare ma lo fará per come gli suggeriranno le leghe, se partiamo dal lato tecnico ovvero dal calcio giocato dobbiamo tener presente che il nostro calcio é in mano agli stranieri o il calcio decide di autolimitare l’ingresso agli stranieri oppure avremo sempre problemi in nazionale, Tavecchio é una spalla di Lotito e non viceversa e dunque mi pare difficile che sia scelto Mancini non amato da Lotito.”
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