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Brasile 2014, il sipario sulla Coppa del Mondo: da 0 a 10 ecco i voti del Mondiale

MONDIALI BRASILE 2014 – Si chiude il sipario su Brasile 2014 con la vittoria della Germania ai tempi supplementari contro una generosa ma non cinica Argentina. Trascinati da un gol di Gotze nel secondo tempo supplementare, i  tedeschi hanno sollevato sotto il cielo di Rio de Janeiro il loro quarto titolo della storia raggiungendo così l’Italia per Mondiali vinti. Ora che abbiamo tutti ma proprio tutti gli elementi per valutare, è attivato il momento di presentare il pagellone di questa Coppa del Mondo. Da 1 a 10 ecco quello che ci è (e no ci è) piaciuto del Mondiale.

VOTO 1:  IL BACIO DI BOYE – Il Ghana ha avuto diverse magagne extra calcistiche. Non solo la presunta rissa tra Boateng e Muntari che è valsa loro la sospensione a tempo indeterminato dalla Nazionale ma anche un regalo inaspettato del presidente della federazione ghanese. Una foto del sito brasiliano Globoesporte ritrae il giocatore Boye in procinto di baciare dei soldi. Di che denaro si tratta? Pare che John Dramani Mahama abbia inviato alla squadra africana tre milioni di dollari cash da dividere in parti eguali tra gli atleti. C’è chi si è fatto scoprire. Non un bellissimo gesto.

VOTO 2: IL MORSO DI SUAREZ – Era la sua stagione ma il cannibale Luis Suarez non ha saputo resistere alla tentazione della carne avversaria: morso e maxi stangata dalla FIFA. Mondiale finito e Uruguay costretto a giocarsi l’ottavo di finale contro la Colombia senza il proprio trascinatore. Poteva essere tutta un’altra storia con il Pistolero in campo. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

VOTO 3: SPAGNA E INGHILTERRA – Tante aspettative ma pochi fatti. Inghilterra e Spagna arrivavano in Brasile con umori diversi: i primi speravano di scrollarsi di dosso l’etichetta di eterni incompiuti dopo diverse delusioni internazionali, i secondi volevano ripetere l’exploit di Sud Africa 2010. Entrambi hanno fallito in modo piuttosto macroscopico. E i mezzi per far bene c’erano eccome.

VOTO 4: L’ORGOGLIO ITALIANO – Va bene perdere in modo imbarazzante (nel calcio capita e ci sta) ma quello visto, letto e sentito riguardo il pessimo Mondiale dell’Italia va oltre ogni limite. Liti tra giocatori, uno spogliatoio spaccato e un commissario tecnico che perde completamente il controllo della situazione. In mezzo nessuno che abbia mostrato un minimo di orgoglio. Mai più una situazione simile.

VOTO 5: IL BRASILE – Un fuoco di paglia. Dopo la fase a gironi e le vittorie sofferte e risicate contro Cile e Colombia, il Brasile si è squagliato. La mazzata del ko è arrivata in semifinale: un 7-1 senza storia subito dalla Germania che ha mandato all’inferno la squadra di Scolari. Nella finale per il terzo posto è poi arrivato il bis contro l’Olanda. Un monumento a Neymar e Thiago Silva i quali hanno saputo mascherare gli enormi difetti di una Nazionale fin troppo sopravvalutata.

VOTO 6: MESSI – Così e così. Per la Pulce quattro reti e giocate importanti che hanno permesso all’Argentina di arrivare in finale ma il giovane blaugrana si è addormentato a un passo dal traguardo. Il vero Messi ha abdicato la finale e la Germania ha saputo approfittarne. Poteva fare meglio. Adesso il paragone virtuale con Maradona è destinato a crollare: a patto che abbia mai veramente retto.

VOTO 7: I PORTIERI – I numeri uno di molte squadre hanno saputo mettersi in mostra con parate di altissimo livello. Menzione non soltanto per Neuer ma anche per i vari Keylor Navas, Ochoa, Howard portieri protagonisti di piccole squadre autrici di un Mondiale da ricordare.

VOTO 8: JAMES RODRIGUEZ – La Colombia ha issato bandiera bianca soltanto in semifinale contro il Brasile. Nonostante un finale entusiasmante i Cafeteros non sono riusciti a pareggiare i conti contro i padroni di casa. Fra i colombiani spicca James Rodriguez, capocannoniere del Mondiale con sei reti: il futuro è tutto suo.

VOTO 9:  VAN GAAL E GLI ORANGE – Ne è passata di acqua sotto i ponti da Sudafrica 2010. Da allora l’Olanda ha riunito i cocci e si è riorganizzata come meglio non poteva. Lo stratega Van Gaal ha portato in Brasile una rosa super organizzata in ogni reparto. La ciliegina sulla torta? Robben. La sconfitta ai rigori contro l’Argentina grida vendetta.

VOTO 10: LA GERMANIA – Forse è scontato ma la Nazionale tedesca si merita il massimo dei voti per quanto mostrato, soprattutto nella parte finale, nel Mondiale brasiliano. Il 7-1 rifilato ai verde-oro resterà una partita storica. Tanto di cappello a Low e alla sua squadra, mix veramente vincente tra giovani e veterani. Il futuro è roba loro.

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