CIRO ESPOSITO MORTO – In coma dallo scorso maggio quando era arrivato a Roma per trascorrere una giornata di festa in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, il tifoso della squadra campana, Ciro Esposito, rimasto gravemente ferito durante gli incidenti che avvennero prima del fischio d’inizio, non ce l’ha fatta. Dopo aver lottato per cinquanta giorni tra la vita e la morte, nel giorno in cui la Nazionale Italiana si gioca la permanenza ai Mondiali brasiliani, è stata annunciata la morte clinica. “Ciro è clinicamente morto – ha affermato anche l’avvocato Angelo Pisani, difensore di Ciro, come riporta la Gazzetta dello Sport – E’ mantenuto in vita solo dai macchinari, purtroppo è gravissimo e la situazione è disperata. Il suo cuore però batte e speriamo tutti in un miracolo”.
In segno di rispetto per la morte di Ciro Esposito e per il dolore della sua famiglia, a Scampia, è stato deciso di non installare il maxi schermo per Italia-Uruguay: “ causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute del nostro concittadini Ciro Esposito è annullata la manifestazione sportiva e l’installazione del maxi schermo nella villa comunale di Scampia“.
A commentare per primo la morte di Ciro Esposito, è stato lo zio Vincenzo, come riporta la Gazzetta dello Sport: “Siamo distrutti. Ringraziamo il Questore di Roma per questo regalo”. Nonostante il grande dolore per la morte tragica di Ciro, lo zio Vincenzo lancia un appello a tutti i tifosi augurandosi che quello che è successo a suo nipote non accada più ad altri: “No ad altre violenze, il nostro dolore basta in questo momento”.
Intanto, a Roma, le forse dell’ordine sono state allertate per l’eventuale arrivo di tifosi napoletani. Si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria romanista a cui apparterebbe il responsabile della morte di Ciro Esposito.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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