Mondiali 2014, editoriale: il tonfo della Spagna, tutti i motivi dell’eliminazione

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MONDIALI 2014 EDITORIALE SPAGNA – Il gruppo B, uno dei più difficili sulla carta, dopo la seconda giornata ha già trovato le due Nazionali qualificate agli ottavi di finale. La prima qualificata è l’Olanda che ieri con tanta fatica ha vinto contro un’Australia molto agguerrita che ha perso tre a due a causa di un errore del proprio portiere. Ma i Canguri erano passati in vantaggio per due a uno. Troppo forti però Robben e soci. La sorpresa è la seconda qualificata che è il Cile di Sanchez che ha vinto due a zero contro la Spagna che con zero punti in classifica è uscita fuori dopo due sconfitte esattamente come l’Australia. La caduta degli Dei, l’umiliazione dei Campioni del Mondo e d’Europa in cara.

I MOTIVI DEL FALLIMENTO

Come la Francia nel 2002 o l’Italia nel 2010, la squadra Campione in cara esce ai gironi. I giornali spagnolo sono increduli, non si aspettavano una simile manifestazione da parte della Roja, ma la squadra non è più la stessa. L’errore principale di Del Bosque è stato quello di non trovare ricambi all’altezza soprattutto nel settore nevralgico del campo, ovvero il centrocampo. Affidato ancora una volta ai giocatori del Barcellona, ovvero Xavi, Iniesta, Busquets. Non a caso quest’anno anche il Barça non ha dato grandi soddisfazioni, un campanello d’allarme che un tecnico esperto e vincente come Del Bosque doveva prendere in considerazione. Ma non è morto il Tiki Taka, sono gli interpreti che non vanno più bene. Oggi la Spagna è piena di giocatori logori e sazi di vittorie, da Casillas a Sergio Ramos, da Xavi a Iniesta con Diego Costa cotto dopo una stagione stressante e con tanti problemi fisici. L’ariete brasiliano naturalizzato iberico, non ha saputo imprimere l’impronta giusta come nell’Atletico Madrid. La rivoluzione spagnola dovrà avvenire già nei prossimi Europei per evitare che la Roja ritorni a essere una squadra normale.

La redazione di Calciomercatonews.com

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