MONDIALI 2014 GRUPPO C – Che la sorpresa del Mondiale brasiliano arrivi proprio da questo girone? Probabile visto che la Colombia si candida ad essere una vera e propria mina vagante del torneo. Attenzione anche a Costa d’Avorio e Giappone, due Nazionali che negli ultimi anni si sono rafforzate ed hanno acquisito la mentalità giusta per non farsi trovare impreparate ad appuntamenti simili. La Grecia appare la più sfavorita.
I Cafeteros si apprestano a raccogliere i frutti di una generazione straordinaria composta da giocatori che si sono formati nei maggiori campionati d’Europa. L’eccezionale lavoro di scouting (per la gioia del calciomercato europeo) di diversi club ha portato alla ribalta gente come Falcao, James Rodriguez e Muriel che oggi compone la spina dorsale della Colombia. La squadra di Pekèrman arriva in Brasile con una rosa competitiva in grado sicuramente di superare il girone iniziale e, con il giusto mix di fortuna e spirito combattivo, di arrivare almeno ai quarti di finale. Il grande rimpianto resta Falcao: l’attaccante, nonché giocatore chiave della Nazionale colombiana, si pensava avesse recuperato in extremis dopo il grave infortunio rimediato in Ligue 1 questo inverno con la maglia del Monaco ma il c.t ha scelto di non convocarlo e di escluderlo quindi dalla lista dei pre convocati. Grave perdita quella di El Tigre anche se non mancano altri bomber di rilievo come vedremo tra poco. Vastissima la colonia “italiana” a cominciare dal reparto difensivo dove troviamo Yepes (Atalanta), Zapata (Milan), Armero (West Ham ma ex Napoli) e Zuniga (Napoli). A centrocampo spazio a Cuadrado (Fiorentina), Guarin (Inter), Ibarbo (Cagliari) e Quintero (Porto ma ex Pescara) mentre in attacco resta a casa Muriel. Altre personalità di rilievo sono quelle di Aguilar, centrocampista del Tolosa, Bacca, attaccante fresco vincitore dell’Europa League con il Siviglia e Jackson Martinez, bomber del Porto che verosimilmente diventerà a tutti gli effetti l’erede dell’assente Falcao. Assieme al Belgio, potrebbe essere la piacevole sorpresa del Mondiale.
La Costa d’Avorio non è soltanto la classica Nazionale africana fatta di muscoli e fisicità. Il c.t Lamouchi può contare su una rosa carica di giocatori di spessore che, al culmine della loro carriera, sono in grado di regalare alla squadra esperienza e classe. L’uomo simbolo è Drogba, bomber ex Chelsea che continua a segnare con la maglia del Galatasaray. Oltre a lui a centrocampo troviamo il migliore nel suo ruolo: Yaya Tourè eclettico campione che ha preso in mano le redini del Manchester City vincente delle ultime stagioni. In difesa è poi presente l’altro Tourè, Kolo, fratello del citizens e centrale del Liverpool: per lui c’erano dei dubbi riguardo la convocazione in Brasile visto che il giocatore pare abbia contratto la malaria ma alla fine ai Mondiali ci sarà. Altri elementi da tenere sott’occhio sono quelli di Kalou, attaccante del Lilla ex Chelsea, Gervinho, esterno offensivo che con la Roma si è riscoperto freccia imprendibile, e Zokora, esperto elemento del Trabzonspor con più di 100 presenze con la maglia degli Elefanti. Nonostante una difesa ballerina dalla cintola in su la Costa d’Avorio può far male e in un girone tutto sommato equilibrato come il gruppo C il passaggio del turno non è un miraggio. Questa squadra è sicuramente più esperta della Colombia, che ha perso Falcao, e sulla carta appare più compatta del Giappone. Primo posto? Andiamo per gradi: già qualificarsi come seconda forza andrebbe benissimo.
Portogallo 2004 appare un’impresa difficilmente ripetibile. Allora la piccola Grecia stupì tutti andando a vincere l’Europeo contro ogni pronostico. Oggi neppure il più ottimista accosterebbe il ruolo di pretendente al titolo del Mondiale brasiliano con la squadra di Santos eppure gli ellenici vantano in rosa giocatori di un certo livello, molti provenienti dalla nostra Serie A. In difesa troviamo Moras (Verona), Torosidis (Roma) e Papastathopoulos (Borussia Dortmund ma ex Milan). A centrocampo tutto o quasi passerà dai piedi del veterano Karagounis, ex Inter oggi in forza al Fulham; in mediana spazio anche a Christodoulopoulos e Kone (Bologna), Tachtsidis (Torino) e Fetfatzidis (Genoa). In attacco i grandi nomi sono quelli di Samaras (Celtic) e Mitroglou (Fulham). Se il collettivo rimarrà compatto la Grecia farà la sua onesta figura.
Scaglie d’Italia sono presenti in una Nazionale, quella giapponese, che negli ultimi anni è cresciuta a dismisura. Con Zaccheroni in panchina il Giappone ha preso fiducia dei suoi mezzi e potrà dire la sua a Brasile 2014: non ci sarà niente da perdere perché nessuno chiede ai Samurai di arrivare fino in fondo. Ogni vittoria sarà acclamata in patria come un trionfo e non c’è niente di meglio che giocare senza pressioni affidandosi a giocatori importanti. La star è Honda che in Nazionale è il sosia dell’opaco trequartista/esterno ammirato nel Milan di Seedorf. Oltre all’ex Cska attenzione anche a Kagawa: il ragazzo nel Manchester United ha avuto problemi di ambientamento dopo l’exploit con il Borussia Dortmund ma nel 4-2-3-1 di Zac cambia pelle e diventa decisivo. In difesa oltre ad Uchida (Schalke 04) troviamo Nagatomo (Inter). Decisiva la prima sfida del Mondiale quando di fronte al Giappone ci sarà la Costa d’Avorio: si tratterà probabilmente di un match decisivo per il secondo posto di una delle due squadre.
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