Tommaso Ghirardi, presidente del Parma, si è presentato infuriato in conferenza stampa dopo che che la Uefa non ha riconosciuto la licenza ai gialloblù. In Europa League andrà il Torino, almeno questo è il quadro attuale, brutta botta per il presidente ducale che è subito un fiume in piena: “Ho voluto convocare questa conferenza per essere un pochino più chiaro sull’accaduto. Le problematiche iniziali per la licenza UEFA sono dovute ai problemi dello stadio, che abbiamo risolto, e i debiti scaduti coi club esterni, che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo. Poi ci sono gli emolumenti: i giocatori del Parma che hanno giocato nel Parma FC al 31 marzo avevano tutto pagato. Abbiamo presentato tutta la documentazione: il termine ultimo era il 30 di aprile. E il 30 di aprile veniamo contattati dalla COVISOC per avere dei chiarimenti, alle 13.30. Il termine massimo era mezzanotte dello stesso giorno. Sei-sette ore prima di un giorno prefestivo ci dicono che c’è una piccola irregolarità. Lunedì chiamo personalmente e chiedo qual è il problema riscontrato. Ci dicono che su nove incentivi all’esodo, non è stata pagata l’IRPEF. L’incentivo all’esordo è un accordo con un giocatore, perfettamente regolamentato, con cui appunto lo incentivi ad andare a giocare fuori. Noi abbiamo tanti giocatori, tanti giovani, tanti italiani, ma questo non se lo ricorda nessuno. La decorrenza economica di quell’incentivo era il 30 giugno e in questa data bisogna pagare tutte le ritenute esistenti. Facciamo così da sette anni e lo abbiamo sempre fatto, altre società lo fanno. Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile, questi anticipo sono stati fatti a novembre quindi la COVISOC doveva contestarci questa cosa a febbraio”.
Ghirardi non si placa: “Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dire entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti, aver esaudito a tutte le richieste che mi sono state fatte e mi sono rivolto alle istituzioni per sapere quello che dovevo fare, anche in questo caso. Non posso fare nomi, ma mi è stato consigliato come fare, da esponenti della federazione e della Lega e l’esito è stato la bocciatura in primo e secondo grado. Spero non ci sia niente di male a dire questo, perchè è solo la verità. Nessuno lo può negare, ci sono state telefonate, messaggi, email, con gli organi preposti. Io mi sono rifatto alla Lega e alla federazione, che mi hanno dato indicazioni: queste hanno portato alla mancata concessione della licenza UEFA. Ho sentito che bisogna trovare un colpevole, ma non esiste! I miei collaboratori hanno fatto tutto da norma, come sempre. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e perso 8 per la mancata partecipazione all’Europa League. Quando sarò più sereno valuterò chi mi potrà rimborsare di questi danni. La sanzione che ci è stata data, è per un errore dello 0,6% delle cifre dovute: per questo ho perso quanto vinto sul campo, quello che una squadra di provincia che rappresenta una città civile, ha conquistato sul campo. I miei tifosi non sono stati rispettati, perchè siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi per quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso”.
Nessun dubbio circa la gestione economica del club: “È quello di cui sono convinto, ed è per questo che mollo questo sport. Ricorso? No, nessuno ricorso. Ho deciso, tra qualche settimana libero da incarico cercherò di far valere le mie ragioni. Io in questo mondo non ci sto più”. Il patron ducale non se la prende con i granata: “Non ho parlato del Torino, non mi permetto, è andato in Coppa UEFA e gli faccio i complimenti. Non ho fatto nomi, ho parlato solo del sistema, che deve dare un supporto tecnico legislativo, non è accaduto”.
L’idea è quella di lasciare: “Io devo solo ringraziare la gente di Parma, l’ho sempre detto, per quello che mi hanno fatto vivere, ma ho dei sentimenti. Devo rispettare la mia famiglia, i miei valori e questa situazione non posso condividerla, non posso accettarla. Oggi sono vincitore nella vostra terra, di voi parmigiani. 280 mila euro come punizione per non partecipare alla Coppa UEFA… non mi vanno bene. Non ci vogliono, io me ne vado. Dispiacerà ai tifosi, ma tutti gli altri saranno contenti, han fatto di tutto per farmene andare. E’ troppo semplice telefonarmi oggi, dovevano farlo ieri. Troppo facile. Oggi non rispondo a nessuno, cosa mi chiamano a fare? Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me, faccio un grosso in bocca al lupo a Pietro Leonardi che da oggi deve sobbarcarsi questa situazione. Se ho già parlato con qualcuno? Ne ho parlato coi miei soci, ne ho parlato con Leonardi e Donadoni, adesso l’ho comunicato a tutti”.
La redazione di calciomercatonews.com
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