CALCIOMERCATO ROMA RUDI GARCIA – In una lunga intervista rilasciata al quotidiano francese L’Equipe, l’allenatore della Roma, Rudi Garcia, ha ripercorso il suo primo anno in Italia: “Dopo il successo della Juventus in trasferta sul campo del Sassuolo capii che lo scudetto era perso visto che eravamo ad otto punti di distanza a tre giornate dal termine. Questo non toglie nulla all’annata straordinaria che abbiamo fatto, nemmeno le ultime tre sconfitte consecutive”.
Vista l’annata che abbiamo fatto, tante cose stanno cambiando. Se mi avessero detto all’inizio della stagione che avremmo battuto il record di punti del club e ci saremmo qualificati matematicamente in Champions, avrei firmato con il sangue. E’ vero, non abbiamo vinto lo scudetto, ma abbiamo comunque fatto una grande stagione. Cristiano Ronaldo ha vinto il Pallone d’oro dopo tanti anni che lo vinceva Messi ma questo non vuol dire che il portoghese era scarso. Quest’anno abbiamo perso contro una squadra che ha battuto tutti i record del calcio italiano…. Noi siamo stati super, loro stratosferici. La cosa che mi ha più sorpreso in questo primo anno italiano sono stati gli stadi fatiscenti, tutto l’opposto dell’idea che avevo del calcio italiano quando allenavo in Francia. La serie A è stata sorpassata anche dal Portogallo, non va bene», ha proseguito Garcia a L’Equipe.
Rudi Garcia ha parlato dei moduli con cui giocano le squadre italiane: «Il 40% delle formazioni scendono in campo difendendo con cinque uomini. La serie A è un campionato che basa tutto sulla retroguardia. La Juventus in questo ha fatto scuola».
Il tecnico giallorosso ammette di «non aver avuto tempo di girare per conoscere meglio l’Italia. Vorrei visitare con calma città come Firenze e Napoli. A Roma ho visto il Vaticano e il Colosseo. Per fortuna ho fatto amicizia con qualche romano che mi sta portando a scoprire posti meno turistici. Il fatto è che nella capitale devi saper scegliere il momento migliore per uscire di casa. Se lo fai nel momento sbagliato, non puoi fare più di sei passi senza incontrare qualcuno che ti chiede di fare una foto o di firmare un autografo. Il rapporto con i media italiani? E’ molto faticoso. Devi fare tante inteviste prima e dopo la gara, poi le conferenze stampa, etc. E’ molto più difficile che in Francia», ha detto Garcia. «Le polemiche prima di Juve-Livorno? La mia idea era quella di mettere maggior pressione possibile sulla Juventus. Il Livorno si presentò allo Stadium lasciando i suoi migliori giocatori in panchina. Il risultato è stato che il prossimo anno giocherà in serie B. Però non volevo accusare nè la Juve, nè il tecnico Conte. Il mio intento era criticare una certa mentalità per me sbagliata».
Rudi Garcia si è soffermato anche sull’aspetto della comunicazione. «In Italia se vuoi evitare rischi devi rispondere sempre facendo 0-0 (ride). Io però sono uno che cerca sempre di dire quello che pensa. Quest’anno i tifosi ci sono stati vicini perchè abbiamo fatto una grande stagione. Qui però basta poco per cambiare il clima. Basta perdere tre partite di fila e il credito che hai accumulato finisce».
RUDI GARCIA E IL MERCATO
Rudi Garcia ha parlato del mercato: “«Avremo anche la Champions e quindi dovremo rinforzare la nostra rosa. Lloris? Abbiamo un grande numero uno che è De Sanctis e alle sue spalle c’è Skorupski che è una promessa con un grande avvenire. Per il ruolo del portiere siamo coperti. Il rinnovo di Pjanic è un segnale chiaro che la Roma ha dato a tutti. Benatia? Ha un contratto lungo con noi e non ha una clausola di rescissione. Lui resterà con noi. Tante squadre lo cercano? E’ normale dopo la stagione che ha fatto. La strategia di mercato della Roma è quello di non aumentare troppo la voce stipendi. Noi non abbiamo i mezzi degli emiri, e con il fair play finanziario, poi, non si scherza. Faremo di tutto, però, per tenere tutti i giocatori della rosa attuale. Abbiamo lavorato duramente la scorsa estate. Non abbiamo bisogno di fare cessioni. Il nostro obiettivo per la prossima stagione è continuare a sfidare la Juve in campionato e fare una buona Champions. Il traguardo della nostra dirigenza è quello di far diventare la Roma uno dei club più importanti a livello europeo. La strada intrapresa è quella giusta».
Infine, Rudi Garcia ha parlato del rinnovo: Io sto bene alla Roma e sarò alla guida di questa squadra anche il prossimo anno. Ora andremo negli Stati Uniti e lì ci sarà tutto il tempo per discutere con la dirigenza della mia situazione. Totti? Mi ha dati molti consigli al mio arrivo ed è un campione molto facile da allenare. Per me sarà un onore giocare la Champions assieme a lui. Un campione del genere dovrebbe avere sempre un palcoscenico internazionale in cui esibirsi, anche se non ne avrebbe bisogno visto che la sua fama arriva ormai ovunque. In questa stagione, quando non c’erano tre partite a settimana, dovevo preservarlo, proteggerlo. E’ intelligente, e lui non reclama mai nulla. E’ sempre positivo e pensa prima alla squadra. Il prossimo anno per lui sarà ancora più pesante. Totti, Maldini e Zanetti sono tre istituzioni», ha concluso il tecnico giallorosso.
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Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com