Mondiali 2014, Buffon ci crede: ‘Devono avere tutti paura di noi’

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MONDIALI 2014 BUFFON – I Mondiali 2014 si avvicinano e la Nazionale Italiana ha già cominciato il cammino che la porterà ai Mondiali 2014 in Brasile. A parlare dell’avventura dell’Italia ai Mondiali 2014 è il capitano azzurro, Gigi Buffon che ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha affrontato tutti i temi della Nazionale Italiana e dei Mondiali 2014. Da Balotelli ad Andrea Pirlo, Gigi Buffon fa il punto a 23 giorni dall’inizio dei Mondiali 2014.

MONDIALI 2014: IL PENSIERO DI GIGI BUFFON

Gigi Buffon si dice ottimista sul cammino della Nazionale Italiana ai Mondiali 2014: “Siamo una squadra organizzata, solida, – ha assicurato Buffon – che non perderà mai da sola le partite. Sarà dura per tutti batterci, nessuno escluso. Contro di noi si suda, perché di certo questo gruppo non regala nulla a nessuno sul campo. Sì, abbiamo qualità tecniche e morali per puntare in alto al Mondiale”.

Il capitano azzurro ha esaminato tutti i reparti della squadra che ai Mondiali 2014 dovrà riscattare la pessima figura fatta ai Mondiali del 2010: “Per quanto riguarda i miei colleghi fra i pali, – ha detto – Sirigu si è confermato ad alti livelli: affidabile! Perin è in chiara ascesa, mentre Mirante (riserva, ndr) riceve il giusto premio per una grande stagione. In difesa Chiellini è il nostro carrarmato. Barzagli rappresenta la continuità, una sicurezza. Bonucci è il playmaker, mentre Paletta è stato una sorpresa: davvero bravo conto la Spagna, non me lo aspettavo così sereno e sicuro all’esordio”.

“Per il resto – ha proseguito Buffon – c’è Ranocchia, rigenerato. Maggio è il nostro pendolino, De Sciglio è la freschezza atletica, Abate è lo scattista, quindi occhio al talentuoso Darmian e alla costanza di Pasqual“. Si passa poi alla mediana: Pirlo è un genio, non c’è altro da aggiungere. De Rossi è solidissimo, mentre Marchisio ora può definirsi un vero e proprio jolly là in mezzo. Con noi, quest’anno, ha fatto parecchio bene anche da vice Pirlo. Giocatore prezioso”.

Montolivo – ha continuato il numero uno della Nazionale, nella sua carrellata – si è consacrato in questi anni di Milan, è un giocatore cresciuto in tutti i sensi. Thiago Motta dà spessore, sostanza in ogni momento. Verratti è sì in assoluto il futuro, ma è già il presente. Candreva è invece la duttilità: fondamentale la sua capacità di interpretare ad alti livelli più sistemi. Romulo? Valore aggiunto. Un bravo ad Aquilani, caparbio nel risalire sul carro della Nazionale. Infine Parolo, ventata di freschezza nel gruppo”.

Infine, Gigi Buffon ha parlato degli attaccanti che dovranno guidare la squadra azzurra ai Mondiali 2014: “Balotelli deve sapere che lo sosteniamo con tutte le forze per la definitiva esplosione. – ha sottolineato Buffon – Il Brasile è una grande vetrina, non la sprecherà. Cassano è la fantasia al potere, Rossi è un giocatore eccezionale, pari all’uomo, e merita una rivincita sportiva: spero di cuore che arrivi in Brasile. Cerci è imprevedibilità e forza. Impressionante l’esplosione di Immobile. Destro è uno stoccatore puro, mentre Insigne è il nostro funambolo”.

Le decisioni, però, spetteranno a Cesare Prandelli: “l ct è una persona equilibrata, razionale. – ha dichiarato Buffon – Con il suo modo di fare e con la sua sensibilità è andato incontro alla gente, che ha risposto con un ritrovato affetto per le sorti della Nazionale. Questa la mia miglior stagione dal 2010? Sono tre anni che sto dando risposte molto importanti a me stesso e a chi dubitava, anche giustamente, su un recupero completo. – ha replicato – A 36 anni sono ancora qui, ad alti livelli, ed è una bella sensazione. Sì, sto molto bene”.

Infine, il futuro di Buffon dopo i Mondiali 2014 e con un contratto in scadenza con la Juventus (2015):La mia avventura da imprenditore è una sfida appena cominciata, – ha detto Buffon – speriamo in una concreta ripresa generale, di tutti i settori, nei prossimi due-tre anni. È dura, ma e sfide facili non sono mai piaciute. Credo fosse importante dare coraggio e fiducia a chi si trova in difficoltà, salvaguardando poi il made in Italy, ed evitando di consegnare a capitali esteri aziende importanti per il nostro Paese”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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