CALCIOMERCATO SERIE A TRASFERIMENTI GRATIS – Appare ormai chiaro come il calcio italiano sia in netto e costante crollo da un paio di stagioni ormai. Se possibile però, oltre ai visibili risultati, i numeri, i dati e le statistiche aiutano ancora di più a comprendere le difficoltà del mondo del pallone in Italia. Un dossier portato avanti dal noto giornalista del Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, evidenzia come i club di Serie A, nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013, abbiano concluso 2533 trasferimenti di calciatori di cui il 51% rappresentato da prestiti, il 34% a titolo oneroso mentre il 15% a parametro zero. Un dato che evidenzia come soltanto 1 giocatore su 3, all’interno della Serie A, venga acquisito versando una somma nelle casse di un’altra società. Un dato statistico importante che fa comprendere la vera crisi economica del nostro calcio. Ecco il resto del dossier tratto da marcobellinazzo.blog.ilsole24ore.com: “Soltanto il 34% dei trasferimenti che hanno visto protagoniste squadre di Serie A negli ultimi due anni dunque sono stati a titolo oneroso. È il dato che si ricava da uno studio realizzato dall’Eca (European Club Association) sul mercato dei trasferimenti in Europa, con un focus particolare sulle 5 top leghe. Il 51% dei passaggi di maglia è rappresentato da prestiti (o comproprietà, una caratteristica soltanto italiana e pertanto non classificata nel lavoro dell’Eca), mentre il restante 15% è avvenuto a parametro zero. Dei 2.533 trasferimenti “italiani”, il 56% è costituito da uscite verso club di altre serie in Italia o di altre leghe europee o extra-europee, il 29% da entrate da club di divisioni inferiori in Italia o di altre leghe europee o extra-europee, il 15% da passaggi fra club di Serie A. Il valore totale di questi trasferimenti è di 1.863 milioni di euro: per il 34% flussi in uscita verso club italiani non di Serie A o esteri, per il 28% flussi in entrata da altri club italiani non di Serie A o esteri, per il 38% flussi di cassa fra club di Serie A. Il maggior numero di trasferimenti è stato perfezionato verso o da società di divisioni inferiori italiane (il 70% in entrata, l’80% in uscita). Verso le altre top leghe europee si sono registrati il 10% dei trasferimenti in entrata e il 7% in uscita. Verso le altre leghe europee il 12% in entrata e il 9% in uscita. Verso le leghe non europee l’8% in entrata e il 4% in uscita. Diversa la ripartizione dei flussi di cassa: in entrata il 61% dalle top leghe europee, il 19% dalle altre leghe europee, il 16% dalle divisioni inferiori italiane il 4% dalle leghe extra-europee; in uscita il 28% alle top leghe europee, il 25% alle divisioni inferiori italiane, il 24% alle leghe extra-europee, il 23% alle altre leghe europee. Nei due anni vi sono stati complessivamente 745 trasferimenti in entrata e 1.409 in uscita (379 quelli fra club di Serie A). Il saldo perciò è di 664 “uscite” dalla Serie A. Il flusso netto di cassa è però negativo: sono stati spesi 106 milioni più di quelli che sono stati incassati. A fronte di un risultato positivo nei confronti delle altre top leghe europee (141 milioni in entrata), sono usciti 132 milioni verso le leghe extraeuropee e 39 milioni verso le altre leghe europee. Sono invece 76 i milioni che la Serie A ha “trasferito” nelle divisioni inferiori italiane”.
La redazione di Calciomercatonews.com