MILAN HONDA – Intervistato da La Gazzetta dello Sport ecco le parole di Keisuke Honda: “Le critiche non mi fanno piacere ma voi siete liberi di scrivere. Io sento che presto arriverà il primo gol in serie A e sarà un momento importante. Sono molto determinato: sono venuto per diventare campione con il Milan. È una strada lunga ma qui c’è un grande progetto e i giapponesi sono persone pazienti. Parlo spesso con Seedorf, col suo ottimo inglese è facile comprendersi. Soprattutto all’inizio non capivo tante cose, allora andavo nella sua stanza per approfondire dettagli. All’inizio a destra non mi sentivo a mio agio, ma in mezzo c’è Kakà, che sta giocando bene, e io devo trovare il mio spazio. Adesso va un po’ meglio rispetto alle prime partite. Certo, il centro è la mia casa, amo stare dietro la punta. Seedorf invece dice che ho le qualità per giocare a destra e ai giocatori capita di doversi adattare. Abbiamo filosofie differenti, l’importante è dialogare, e noi parliamo tutti i giorni. Neppure in nazionale o a Mosca ero il numero uno. Il calcio è uno sport di squadra. A me le pressioni piacciono, mi piacciono le grandi aspettative. Sono così di carattere. Non mi aspettavo pazienza: ho scelto la maglia numero dieci, sono stato presentato in grande stile. So che la gente si aspetta molto da me. Ma io ho fiducia in me stesso, e le critiche non mi smontano mai. Non so giudicare l’atmosfera, io San Siro l’ho sempre visto com’è ora, ma spero che se giocheremo meglio verrà più gente. Giocare un bel calcio e richiamare tifosi allo stadio è una delle mie ambizioni. Quanto ai risultati, nessuno di noi è soddisfatto, ma il nostro è un lavoro di crescita continua. Sapevo che avrei trovato delle difficoltà al Milan, ma ho scelto questo club perché lo sognavo da sempre“.
La redazione di calciomercatonews.com