MANDORLINI VERONA- L’allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Cagliari: “Il nostro momento? Pensiamo già alla prossima partita, i periodi negativi ci sono. Abbiamo avuto un calo, non una crisi, ora pensiamo ad alzarci perché non servono altri discorsi. La partita contro la Sampdoria? Dopo il loro primo gol abbiamo avuto 4-5 occasioni importanti, non abbiamo segnato e loro sono andati sul 2-0. Tante altre volte siamo riusciti a rimontare, ma il 3-0 ha spento le nostre velleità. E’ stato un brutto risultato, ma ora c’è un’altra partita per reagire. In questo momento stiamo facendo fatica. Le mie scelte? Qualcosa cambieremo, ci sono tre partite ravvicinate. Agostini è rientrato in gruppo, mentre Donati e Gomez sono ancora fuori. L’impiego dei nuovi arrivi? Siamo una squadra, non pensiamo ai singoli. Il Cagliari? Sarà una partita difficile, hanno perso a Bologna e corrono il pericolo di entrare nella lotta per non retrocedere. In Serie A non c’è nulla di facile, troveremo un ambiente ostico. Abbiamo subito l’occasione del riscatto, pensiamo a fare meglio determinate cose. La contestazione? Qualcuno le ha vissute quelle vere, noi no. L’Atalanta ha raggiunto i 40 punti domenica, noi forse lo abbiamo fatto troppo presto? Ad inizio anno eravamo dati in zona retrocessione, mentre ci siamo salvati a marzo. Magari qui ci fosse qualche mercenario, forse saremo più cattivi e più figli di p… Cosa cambia nella nostra strategia in queste 9 partite? La nostra ottica futura è solo la partita. Si guarda solo chi è pronto, indipendentemente dal fatto che sia giovane o vecchio. Ne abbiamo parlato anche col direttore, guardiamo esclusivamente al presente. Vedo i ragazzi crescere, anche e soprattutto durante l’allenamento settimanale ed un esempio importante di questo è Sala. Magari cambieremo qualcosa, vorremmo farlo anche con i risultati e faremo di tutto per riuscirci. La mia condizione mentale qui a Verona? Io sto bene qui, penso solo all’Hellas e non penso neanche lontanamente ad andarmene. Sono incazzato nero per aver perso una partita, non ci siamo abituati a sconfitte così. Ora pensiamo a parlare un po’ più di calcio e a fare meglio certe cose che ora ci riescono male. Non siamo brillanti come prima, stiamo vivendo un brutto periodo, normale durante una stagione lunga. Se abbiamo incontrato squadre con più fame? Abbiamo fatto altre partite del genere, una a Catania. E’ normale, se avessimo 25 punti sarebbe diverso. Noi dobbiamo migliorare sempre, ci sono altre 9 partite da giocare, in Serie A ci stanno dei filotti negativi. Troppi gol subiti a distanza ravvicinata? Paghiamo quando subiamo reti in momenti in cui c’è il massimo dispendio di energie. Noi giochiamo di squadra e, in quei momenti, paghiamo qualcosa individualmente. O ripartiamo o le chiudiamo in poco tempo. Le motivazioni del gruppo? Non cambia il nostro modo di essere, ci vuole più equilibrio nel giudicare le prestazioni. Avevamo preparato bene anche la sfida contro la Samp, i ragazzi ci tenevano, ma alcune situazioni hanno cambiato la partita”.
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