Quali sono i suoi autentici rapporti con Galliani oggi?
“Negli scorsi mesi, con Adriano Galliani, si è aperto un confronto certo duro, ma che oggi valuto positivamente. Un confronto utile e costruttivo che riguarda tutti gli ambiti societari e che porterà cambiamenti significativi. Sono certa che questo chiarimento e la ritrovata comunità d’intenti non potrà che giovare al Milan”.
Creare una squadra forte senza spendere soldi e creare soldi per far diventare la squadra forte. Qual è la sua strada?
“Entrambe le cose. L’obiettivo è quello di ingaggiare giovani talenti prima che diventino top player e prima che il loro costo sia, per noi, difficile da sostenere. Aumentare i ricavi, poi, è una sfida per noi centrale. Solo così potremmo autofinanziarci, migliorare le strutture e permetterci qualche top player in più. Una sfida che darà i primi risultati nel medio periodo, non prima di tre anni”.
La scelta di Seedorf è stata concordata con suo padre?
“No. È una scelta di mio padre”.
Al derby ha incontrato Thohir: che impressione le ha fatto? Che cos’è l’Inter per lei: la rivale storica o, nel calcio del terzo millennio, una rivale come le altre?
“Thohir è una persona cordiale e disponibile. Ho grande rispetto i nostri cugini. Non posso definire l’Inter una squadra come le altre. C’è grande rivalità, ma anche il rispetto che è un tratto storico di Milano e dei milanesi”.
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