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Milan, Seedorf: ‘Lazio? Partita importante. La situazione della squadra? Non sono responsabile di quello che ho ereditato’


MILAN SEEDORF – Il giorno prima di Lazio-Milan ecco le parole del tecnico rossonero Clarence Seedorf in conferenza stampa: E’ una partita molto importante – ha dichiarato l’olandese a Milan Channel – con una squadra che ha vissuto un’annata simile alla nostra. E’ una squadra con grandi qualità, con giocatori come Klose e Candreva. Abbiamo fatto una buona settimana, i ragazzi si son dati da fare e anche la tattica per preparare la gara sta andando bene. L’incontro con i tecnici delle giovanili è stata una buona cosa, il lavoro e la forza del settore giovanile e il futuro del Milan costruito quotidianamente va apprezzato. I ragazzi hanno lavorato con grande determinazione attenzione. Dobbiamo continuare a lavorare per essere pronti mentalmente e affrontare queste due partite con due squadre importanti. Ma noi da Milan cercheremo di fare questa prima partita con la Lazio al meglio. Il ritiro all’Acqua Acetosa? Abbiamo ritenuto fosse opportuno anche per dare un giorno in più di riposo ai ragazzi in vista della Fiorentina. La società è sempre vicina al tecnico e alla squadra, è stata sempre una grande forza di questo club. Siamo tutti uniti per venire fuori da questo momento. Il mio carattere mi ha portato ad avere grandi successi nella vita, con il lavoro e con l’impegno e con il mio carattere sono convinto di costruirmi una carriera da allenatore, ma ho ancora tutto da dimostare, ma senza tempo è difficile. Non mi vedrete diverso da quello che ero da giocatore, io sono qui tutti i giorni per lavorare convinto che poi i risultati arriveranno. Prendo poi un attimo un minuto prima di cominciare, perché ho letto alcune cose su una situazione molto delicata che è stata la morte di Gabriele Sandri nel 2007 e volevo chiarire specialmente verso la famiglia e i tifosi laziali che la mia decisione di non mettere il dubbio quel giorno era dettata solo dal fatto che ancora non si sapeva cosa fosse successo. Chiedo scusa alla famiglia se per qualuque motivo si sono sentiti offesi per questa cosa. Una settimana dopo sicuramente lo avrei messo perché poi si capì cosa successe. Ci tenevo a chiarire. La nostra settimana? Abbiamo fatto una bella settimana, i ragazzi hanno reagito positivamente dopo il Parma, speriamo di poterla mostrare anche domani in campo. L’allenatore punta su tutti i fondamentali che possano servire per migliorare i risultati. Cerchiamo il risultato positivo che avvenga attraverso buone prestazione. Bisogna cercare almeno di giocare uniti, con coraggio, con la giusta intensità. Sarà il nostro obiettivo anche domani, pur sapendo che ci troviamo davanti dei giocatori importanti. Da parte della società non ho sentito nessuna cosa al riguardo. Finché la società non mi dice nulla per me rimangono le cose dette prima della firma. Sono convinto che la squadra farà meglio, che i risultati miglioreranno. Incontrare Galliani? E’ stata una richiesta che ho fatto due giorni fa, è stato molto costruttivo, gli ho chiesto di starmi vicino come ho detto prima della firma. Sono contento che con la sua esperienza abbia accettato di starci più vicino, perché la società che ho conosciuto 12 anni fa è sempre stata molto vicina alla squadra. Il Clarence uomo ha vissuto spesso la sua vita con ingiustizie. Ogni persona è responsabile delle sue azioni, io sono convinto solo di una cosa: do il 100% in ogni cosa che faccio e sono convinto di poter costruire qualcosa di improtante come allenatore. Oggi sono qui come allenatore e sono convinto che l’impegno che sto avendo darà i suoi frutti. Dispiace per tante cose che vengono fuori ma ritengo più importanti i focus verso la squadra e i giocatori. La formazione con Balo e Pazzini? La società mi ha dato l’incarico di fare l’allenatore e le mie scelte sono state chiare dall’inizio. La rosa è fatta in un certo modo e cerco di sfruttarla al meglio a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Spogliatoio? Non ho letto tutto, leggo solo qualcosa altrimenti divento scemo. Vedo quello che vedo, ho un rapporto diretto con i ragazzi, è una squadra che vuole uscire da questo momento. Io non sono responsabile di quello che ho ereditato, ma di quello che ho fatto da quando sono arrivato. Non posso essere responsabile dello stato fisico della squadra che è stato costruito 11 mesi fa, ma posso far migliorare risultati, tecnica”.

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