NAZIONALE ROSSI PRANDELLI – Intervistato da Vanity Fair, l’attaccante della Fiorentina, Giuseppe Rossi ha parlato della Nazionale, dell’infortunio e del suo futuro. Contrariamente a cattivi del calcio, Pepito Rossi è il classico bravo ragazzo: “Ci si può divertire anche usando il buon senso – spiega l’attaccante della Fiorentina – e noi calciatori dovremmo avere anche un maggiore senso di responsabilità. Il successo non è una scusa per fare quello che si vuole”.
Dopo l’infortunio, ha sentito il bisogno di recarsi negli Stati Uniti, dalla sua famiglia: “Quando succedono queste cose, la terapia fisica non basta. Serve avere gente che ti motiva, che ti trasmette pensieri positivi, che ti fa sentire amato”.
Su Prandelli: “Ho grande stima di lui, mi ha telefonato anche il giorno dopo l’infortunio”. Ai Mondiali potrebbe esserci una Nazionale multietnica: “Mi piace, è lo spirito di squadra che conta non dove sei nato”.
Sulle amicizie nel calcio: “E’ difficile farne, ma sento Marcos Senna mio ex compagno al Villareal e poi a Firenze ho ritrovato Gonzalo Rodriguez e Mati Fernandez, insieme ad Aquilani”.
Sul futuro: “Non so cosa farò, vivo il momento come mi ha insegnato mio padre. Mi chiedo spesso cosa mi direbbe, è stato un grande dolore perderlo. Non sarei qui se non fosse per lui”.
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Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com